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Repubblica – Fiorentina nel caos, la società in silenzio studia le prossime mosse

La squadra è in ritiro al Viola Park, Pioli non si vuole dimettere. Probabile Galloppa ad interim, poi il direttore sportivo e subito dopo l’allenatore

Ritiro fino a nuove comunicazioni e silenzio stampa. Intanto, fuori dalla tribuna, per quasi un’ora, divampava la contestazione della Curva. La Fiorentina ha reagito così all’ennesima sconfitta stagionale, un 1-0 con il Lecce che ha fatto precipitare ulteriormente la situazione dopo una vigilia caratterizzata da striscioni e dall’addio di Pradé. Ore di silenzio, di attesa, con un filo diretto Viola Park-New York per stabilire con Commisso tutte le mosse di un futuro mai così decisivo. Con una città in rivolta, lo spettro della Serie B che incombe per una media punti mai così bassa e con una società priva del direttore sportivo e con un allenatore sempre più verso l’esonero. E le due decisioni, quella del ds e del tecnico, sono strettamente legate fra di loro: come si può pensare ad un nuovo arrivo in panchina senza prima aver individuato l’uomo dietro la scrivania in grado di prendere decisioni sull’allenatore, nonostante la presenza di Goretti? Così La Repubblica.

CAPOLINEA. Con Stefano Pioli intanto il rapporto è arrivato al capolinea. Al di là della sconfitta quello che resta impresso del pomeriggio del Franchi è la resa della squadra, slegata dall’allenatore e incapace nemmeno di mettere un mordente necessario in una partita del genere. L’immagine di Pioli che esce dallo stadio a testa bassa mentre i giocatori si avvicinano timidamente sotto la curva per i cori e la contestazione post partita la dice lunga su un rapporto logoro, compromesso, probabilmente mai nato. Al di là dei proclami estivi di Champions e di zone alte della classifica. Pioli non si dimetterà come nel 2019, quando fece un passo indietro per essere stato attaccato dai Della Valle sul piano della professionalità. La società per sollevarlo dovrà o esercitare il classico esonero o trovare un’intesa sulla buonuscita, con il tecnico che aveva firmato appena tre mesi fa un triennale a tre milioni. Rinunciando, per amore di Firenze e della Fiorentina, al faraonico contratto arabo.

IPOTESI GALLOPPA. Per prendersi ulteriore tempo poi la soluzione più semplice potrebbe essere rappresentata da Daniele Galloppa, tecnico della Primavera, ad interim per le trasferte di Mainz e Genoa. In attesa del nuovo allenatore. Essendo in possesso del patentino Uefa Galloppa può tranquillamente dirigere il gruppo in Europa e traghettare in questa settimana. Tutti fattori che però si legano a doppio filo con la scelta che Commisso e Ferrari faranno del direttore sportivo. La promozione di Goretti resta un’idea ma regge anche quella dell’inserimento di un nuovo profilo. Una mossa che potrebbe placare la piazza, soprattutto in caso di grande nome come Giuntoli. Toscano, reduce dall’esperienza non riuscita alla Juventus ma in grado di conquistare lo scudetto a Napoli. Sarebbe il profilo perfetto per riaprire un percorso e genererebbe un entusiasmo in questo momento ai minimi termini. Tra gli altri nomi Petrachi, ex Torino e Roma, è un indiziato ma il casting è aperto a diversi scenari.

GLI ALTRI NOMI. Di conseguenza, trovata la quadra con il direttore sportivo che tra l’altro porrebbe fine a un ventennio caratterizzato da soli due nomi, Pradé e Corvino, arriverà il ragionamento sull’allenatore. L’opzione del ritorno di Palladino è in forte calo, nonostante in un primo momento con l’addio di Pradé in tanti avevano pensato a un ribaltone. Il tecnico autore di 65 punti lo scorso anno tornerebbe volentieri ad allenare un gruppo dove ha lasciato buone tracce, ma dovrebbe risolvere diverse incongruenze in società emerse oltre Pradè. Tra l’altro, era stato anche lui fortemente criticato dalla curva, ed è un nome per l’Atalanta se dovesse saltare Juric, insieme a Thiago Motta. Altro nome per la panchina viola e sondato in estate, prima della scelta definitiva di Pioli. C’è poi anche Vanoli, apprezzato da Pradé, mentre De Rossi con l’addio del ds romano sembra una strada non percorribile.

RITIRO. Intanto la squadra è finita in ritiro fino a nuove comunicazioni, con la prossima partita che sarà giovedì in Germania, in Conference contro il Mainz. I giocatori hanno lasciato lo stadio intorno alle sette, in un clima diventato nuovamente tranquillo ad eccezione della pioggia, e hanno raggiunto il Viola Park.

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