Dimissioni e striscioni, la Fiorentina si gioca tutto contro il Lecce. Vincere o sprofondare
Eppur si gioca. Dentro una vigilia sferzata da dimissioni, striscioni e questioni societarie, resta l’aspetto tecnico che può, anzi deve, far respirare. Perché quella di oggi con il Lecce è diventata una partita in grado di dare ossigeno in caso di vittoria a una squadra pienamente immersa nella lotta salvezza. O di spingere la Fiorentina con la testa ancora più a fondo impantanata in un mare di guai, qualora dovesse arrivare qualsiasi altro tipo di risultato. Pioli si gioca molto se non tutto, ma non è quel tutto a interessargli: perché davvero il suo futuro è l’ultimo dei problemi mentre il vero cruccio resta quello di non essere ancora riuscito a dare un vero senso alla sua Fiorentina. Così scrive La Repubblica.
SORPASSO. Vorrebbe, da allenatore serio e uomo perbene, ripagare l’enorme ondata di fiducia che è stata posta sul suo comodino e per questo trovare una quadra e finalmente vincere una gara in campionato è l’unica cosa che gli interessa. Un tempo il titolo della gara di oggi sarebbe potuto essere “Operazione sorpasso” considerando che la Fiorentina con tre punti arriverebbe a quota 7 con il Lecce fermo a 6. Vista la situazione in classifica però, non c’è niente di grandioso da festeggiare in ogni caso. Meglio pensare a mettere un mattoncino alla volta evitando di guardare troppo avanti e fermando semmai lo sguardo dopo la gara alla sfida di domenica prossima con il Genoa. Altro esame da superare.
Di
Redazione LaViola.it