Repubblica - Altro che svolta, si spalancano le porte della B. Squadra disunita, mosse sbagliate dalla società

A Reggio Emilia un tradimento calcistico verso tutta una tifoseria. Una resa che sa di sentenza: tunnel senza fine

Dalla partita della svolta alla partita che spalanca le porte dell’inferno, quello della Serie B, con un tradimento calcistico e di atteggiamento nei confronti di una tifoseria, compattata intorno alla squadra, arrivata in 3500 a Reggio Emilia ma ripagata da una prestazione pessima. Dopo una settimana passata a chiedere l’aiuto e il sostegno del pubblico per uscire dalla crisi la Fiorentina perde anche con il Sassuolo, scrive La Repubblica. 

SENZA ORGOGLIO. Una resa che sa di sentenza quella del Mapei, con una squadra disordinata, inerme, senza orgoglio, incapace di gestire un vantaggio e senza una reazione vera dopo essere andata sotto, con atteggiamenti, da quello di Kean sul rigore di Mandragora a quello di Ranieri al momento della sostituzione che sanciscono un tunnel senza fine. Senza un barlume di speranza per uscire da un inizio negativo, con zero successi in quattordici gare nell’anno che porterà al centenario. 

TUTTI COLPEVOLI. Un quadro desolante in cui non funziona nulla, dalla grinta portata da Vanoli, incapace però di uscire da un modulo statico come il 3-5-2 con scelte abbastanza in linea con quelle del predecessore Pioli, alla squadra, mai così disunita a livello di spogliatoio e senza alcun leader, tradita anche da quelli con maggior esperienza, De Gea in primis, per finire alla società, che al netto della distanza di Commisso, fermato in America da motivi di salute, non ha indovinato una mossa da maggio scorso ad oggi, dalle dimissioni di Palladino in poi.