Tempo effettivo ai minimi stagionali, spiccano i 4 secondi di possesso Juve negli ultimi 15 minuti del primo tempo. E la Viola spinge la Juve 25 metri indietro
La chiamano vittoria di ‘corto muso’, si potrebbe anche parlare di ‘colpo gobbo‘, visto il successo con totale difensivismo della Juve al Franchi. I limiti della Fiorentina? Portare Bremer e compagni sul piano in cui sanno rendere meglio: i palloni alti a difesa bassa, schierata. Senza riuscire a variare il tema tattico, senza riuscire ad allargare né a stanare la squadra di Allegri. Che ha segnato al 10′ e poi si è schiacciata in difesa del risultato. Spettacolo? Zero, sul fronte bianconero. Poco divertimento però anche su sponda viola, perché resta la 3° partita di fila senza segnare in campionato.
PERDITE DI TEMPO. I numeri però sono imbarazzanti. Il possesso palla finale, 68% in favore della Fiorentina, non racconta la netta superiorità nel palleggio dei viola. Perché è ‘falsato’ dal finale di gara, quando la Juve recuperava palla e la portava alla bandierina per perdere tempo. Già, questo è un aspetto che ha fatto imbufalire tanti tifosi – e la panchina viola – nei confronti di Chiffi, perché la Juve ha iniziato a perdere tempo fin dal quarto d’ora su rimesse, falli e rinvii dal fondo, senza mai ricevere ammonizioni in tal senso. La conferma? Nel tempo effettivo di gioco: appena 53 minuti e 32 secondi, sui 99 minuti andati a referto. Insomma, si è giocato per metà del tempo al Franchi. Per fare un paragone: al Maradona, dove pure i viola avevano interesse a far scorrere il cronometro contro il Napoli, si è giocato per 62 minuti e 58 secondi. Quasi 10 minuti di tempo effettivo in più.
4 SECONDI JUVE. Si diceva del possesso, in qualche modo ‘viziato’ dal finale. Nel primo tempo si sfiorava il 75% per la Fiorentina, e c’è un dato quasi incredibile: nell’ultimo quarto d’ora abbondante, dal 31′ al 48′ (compreso quindi il recupero), la Viola ha tenuto palla per 8′ e 13”, mentre la Juve per… appena 4 secondi! E se la Fiorentina ha tenuto in generale il pallone per il 52% del suo possesso nella metà campo avversaria, i bianconeri hanno giocato nella metà campo viola solo per 1 minuto e 41 secondi (10% del proprio possesso). Tempo che però è bastato per la prima sortita offensiva vincente e poco altro.
TIRI E CROSS. Poi i tiri in porta: ben 25 i totali della Fiorentina, ma solo 4 nello specchio, 11 fuori e 10 respinti dal muro bianconero. Per la Juve 4 tiri totali, 3 nello specchio (tra cui il gol di Miretti). Enorme anche la quantità di cross: 38 totali da parte della Fiorentina secondo i dati Lega, ma solo 11 a buon fine (solo 2 quelli della Juve), mentre alla fine sono stati 9 i corner e 18 le occasioni da gol create. La Juve si è fermata a 2 angoli nel finale, buoni (anche quelli) per perdere tempo alla bandierina. Emblematico anche il dato dei passaggi riusciti: l’84% per la Fiorentina, solo il 67% per la Juve, che in larghi tratti di gara buttava palla avanti alla disperata, nel nulla. Bastava far ricominciare i viola un po’ più indietro. I palloni toccati in area avversaria? 48 per la Fiorentina, appena 7 per la Juve (di cui 2 di Rugani).
BARICENTRO E POSIZIONI MEDIE. Poi le posizioni medie sul campo. Che fotografano bene i due mondi agli antipodi: Italiano con la squadra altissima, Allegri schiacciato convinto di non prendere gol. Guardando i grafici della Lega, si vede tutta la Juve rintanata nella propria metà campo, con 6 giocatori dalla trequarti in giù. La Fiorentina nelle posizioni medie ha invece solo i due centrali a cavallo del cerchio di centrocampo, gli altri invadono la metà campo avversaria. Ultimo dato, il baricentro medio. Fiorentina attestata nel primo tempo ai 62,36 metri, Juventus addirittura sui 37,33 metri: vuol dire che Allegri stava schiacciato 25 metri indietro rispetto ad Italiano. Nella ripresa i bianconeri sono stati in media un po’ più in su, ai 42,2 metri, ma anche in questo caso il dato è ‘falsato’ dai minuti finali e dal tempo perso alla bandierina o in zona avanzata. In generale, invece, mentre aveva il possesso la Fiorentina la Juve stava sui 34 metri di baricentro medio: difficile sfondare così. E infatti alla fine, nonostante tutto, ad esultare sono stati i bianconeri, con tanti giocatori a fine partita stremati a terra ma esultanti per il ‘colpo gobbo’.



Di
Marco Pecorini