Alla vigilia di Fiorentina-Roma l’ex centrocampista ha parlato della sfida del Franchi e di come oggi è cambiato il calcio
Lunga intervista all’ex viola David Pizarro ai microfoni del Pentasport su RadioBruno. Il regista, oggi all’Universidad de Chile, ha parlato del suo passato in viola e giallorosso, di come è cambiato il calcio negli ultimi anni, del suo presente e futuro
Come stai, com’è andata la stagione in Cile?
“Noi abbiamo avuto un anno molto complicato. Sono andati via giocatori importanti. Ma alla fine le ultime tre giornate ci danno comunque la possibilità di vincere il campionato. Adesso tocca a noi non sprecare l’occasione”
Quali sono i suoi progetti per la prossima stagione?
“Ci sono situazioni su cui devo riflettere bene, devo coinvolgere anche la famiglia e decideremo se continuare o meno. Sicuramente la scelta che prenderà sarà la più giusta”.
Lei ha la sensazione di essere ormai uno degli ultimi registi mondiali nel vero senso del ruolo?
“Dopo l’ultimo mondiale il calcio è cambiato molto. Adesso si gioca più con le transizioni, in verticale, nel cercare di rubare palla. Ho la sensazione che non si gioca più col regista basso”
Sabato al Franchi ci sarà Fiorentina-Roma, per lei un passato importante?
“Seguo le partite in televisione quando c’è la possibilità. Ho visto la Roma in Champions e campionato, la Fiorentina col Torino. I viola avevano iniziato molto bene il campionato poi hanno avuto qualche problema, mentre la Roma ancora deve trovare la sua strada. Diverso, invece, il suo cammino Champions”.
La Fiorentina ha deciso di sostituire un regista come Badelj con Veretout, un giocatore atipico per questo ruolo. E’ una scelta che nel tempo pagherà?
“Per quello che ho conosciuto dei fiorentini loro hanno il palato molto fino. I fiorentini vogliono veder giocare un buon calcio. Oggi, invece, il calcio è molto più fisico. Si pensa soprattutto a giocare sulle palle ferme e la tecnica sparisce anno dopo anno”.
La ‘tua’ Fiorentina ha fatto innamorare i tifosi viola…
“Dopo la Fiorentina ho avuto molte difficoltà a trovare una squadra che fosse come quella Fiorentina. Sulla di Montella Avrei voluto al cento per cento Pepito Rossi e Mario Gomez, eallora qualche vittoria importante sarebbe sicuramente arrivata. Questo è il rammarico maggiore. Forse avremmo potuto essere il Leicester del campionato italiano”.
Su Federico Chiesa…
“Chiesa è un giocatore straordinario. È un campione. Mi piace molto come prepara le partite, come gioca. Mi dispiace solo che giocando così con tutta probabilità rimarrà poco a Firenze”.
Questa Fiorentina come può battere la Roma e come definiresti il tuo rapporto con i fiorentini…
“La gara sarà molto bella, sarà una partita spettacolare a ritmi altissimi. La Roma ha cambiato tanto ma mi ha sorpreso che Monchi sia stato fischiato dai tifosi giallorossi. Firenze? Mi manca soprattutto il saluto con i tifosi viola, con i fiorentini. Mi manca quell’ultimo saluto con la gente che mi ha dato tanto. Ricordo ancora, purtroppo, quell’ultima gara di Siena. A dicembre sarà in Italia e spero proprio di poter essere al Franchi a vedere una gara dei viola”.

Di
Redazione LaViola.it