Niente è stato ancora del tutto compromesso. La Fiorentina prova a ripartire, dinanzi ci sarà l’ostico Hellas Verona dell’ex Simeone
Come prima, più di prima. La Fiorentina prova a ripartire dopo il doppio schiaffo ricevuto con Sassuolo e Juventus. Due sconfitte che hanno fatto male, perché immeritate e perché arrivate a tempo scaduto, ma che non hanno pregiudicato alcun traguardo. L’Europa è ancora raggiungibile, per quanto sia tutt’altro che semplice, così come non è impossibile andare a vincere al ritorno con la Juventus vista l’altra sera al Franchi (e non soltanto).
PASSI AVANTI. Per rilanciare le proprie ambizioni europee la Fiorentina non può fare altro che battere sia il Verona che il Bologna nelle prossime due gare, in attesa di conoscere la data del recupero di quella contro l’Udinese. Tre partite interne da divorare, contro avversari non semplici ma più che battibili (all’andata la Fiorentina rimediò 7 punti in trasferta), contro i quali, possibilmente, evidenziare anche dei passi in avanti, sia a livello collettivo che individuale. Migliorare nella fase di finalizzazione, così come nella lucidità nei minuti finali di partita, non lasciarsi andare ad espulsioni inutili e perdere la marcatura in area a difesa schierata, sono solo alcuni degli esempi su cui la squadra di Italiano può e deve migliorare.
NO OSSESSIONI. Il tutto senza dimenticare da dove è partita questa Fiorentina. Raggiungere l’Europa non deve essere un’ossessione. Lo aveva detto giorni fa Vincenzo Italiano, ben consapevole che questa squadra è all’anno zero, che a gennaio si è privata di una certezza sostituendola con due pedine utili, forse anche equivalenti in prospettiva, ma non paragonabili a chi è andato via sull’immediato, che Ikoné è ancora giovane ed ha dei punti di forza così come dei punti di debolezza, al pari di Sottil e Nico Gonzalez, che là dietro c’è molto da migliorare etc etc. Mesi e mesi di duro lavoro, idee e applicazione hanno portato questa Fiorentina ad essere dov’è in classifica, oltretutto con più di qualche rimpianto. Niente, tuttavia, è ancora compromesso. Contro un Verona che segna tanto, fa ammattire le grandi e che al Franchi si presenterà senza più ossessioni di classifica avendo già raggiunto la soglia dei 40 punti, non sarà semplice, ma neanche impossibile. A patto di non cadere nei soliti errori.
Di
Gianluca Bigiotti