Le parole dell’attaccante della Fiorentina e degli Azzurri durante il suo primo raduno con la Nazionale maggiore
Roberto Piccoli, attaccante della Fiorentina e compagno di reparto di Kean anche in maglia azzurra, ha parlato ai microfoni di VivoAzzurro Tv: “Raggiungere la Nazionale è motivo d’orgoglio. Ho fatto un bel percorso di crescita, l’anno scorso ho alzato il mio livello e quest’anno ancor di più in una squadra importante come la Fiorentina. Sicuramente arrivare qua è un prestigio e un onore”.
INIZI. “Mio papà era appassionato di ciclismo, ma quando ho scelto di giocare a calcio mi ha sempre sostenuto e penso di aver fatto la scelta giusta. Oltre al calcio mi piace il tennis”.
TEMPO LIBERO. “Sono un ragazzo generoso, mi piace aiutare i miei familiari e fare attività di beneficenza extracalcistiche per aiutare le persone bisognose, anche se non mi piace molto esporlo troppo: mi piace tenere tutto un po’ riservato”.
ASPETTATIVE. “Quando ho vinto il golden boy allo Spezia è stata un’emozione unica. Le pressioni poi sono state molto alte e ho avuto degli infortuni che hanno frenato la mia carriera. Poi mi sono ripreso tranquillamente. Vado avanti”.
IDOLO. “Il mio idolo è sempre stato Bobo Vieri, un attaccante eccezionale, veramente forte: il mio modello di gioco”.
IL PERCORSO IN NAZIONALE: “Ho fatto un percorso anche con alcuni ragazzi che ho ritrovato qui, il momento più bello è stato l’Europeo Under 19 (nel 2019 in Armenia, ndr)”.
PRIME 24H A COVERCIANO. “Stiamo lavorando forte e dobbiamo continuare così per raggiungere il nostro obiettivo”.
LA CARICA DI GATTUSO. “Quelle del Ct sono parole veramente importanti. Ora però non devo mollare, ma mantenere i piedi per terra e continuare a lavorare per ritagliarmi sempre più spazio in questa Nazionale”.
RICORDI AZZURRI. “La vittoria del Mondiale 2006 quando eravamo in piazza a esultare, ma anche l’ultimo Europeo: un’emozione incredibile che ti porti dentro e speri un giorno di viverlo”.
Di
Redazione LaViola.it