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Piatek è già carico: “Fiorentina sarò il tuo pistolero”. Re Vlahovic ha il suo “Viceré”

Piatek

Il polacco non vede l’ora di scendere in campo e cominciare a usare le sue armi anche in maglia viola

Re Vlahovic ha il suo “Viceré”. O il suo competitor. O semplicemente colui che – prima o poi – ne prenderà il posto. «Oggi sono un calciatore migliore, più forte, più sicuro e con più valori rispetto alla prima volta, nel 2018, in cui arrivai in Italia. Cosa dico ai tifosi? Che il… Pistolero è tornato e che non vedo l’ora di mostrare la mia esultanza anche al Franchi». Ecco Krzysztof Piatek, l’uomo con la pistola, bomber spietato, ragazzo educato. Ringrazia ad ogni fine risposta e gli si legge in volto che la voglia di riabbracciare l’Italia fa parte dei desideri avverati. Scrive La Gazzetta dello Sport.

Io, Jovetic e l’Europa

Si presenta alle 14,30 mostrando la maglia numero 19 e sobrietà «Intanto sono veramente felice di essere qui. Ho tanta voglia di dimostrare il mio valore in un club che ha un grande progetto e gioca un calcio offensivo col 4-3-3, come piace a me. L’Europa? Mi sembra che siamo sulla strada giusta, tutto è possibile».

Quando arrivò al Genoa, estate 2018, tutti a chiedersi chi fosse. Poi, quei gol a raffica fra Serie A e Coppa Italia gli valsero la chiamata del Milan che nel gennaio 2019 lo acquistò per 35 milioni di euro. Aspettative e sogni, che però per Krzysztof Piatek durarono praticamente una stagione soltanto. Col Diavolo, il centravanti mise a segno 16 gol in 41 partite. Non abbastanza per la conferma in rossonero ma sufficienti per “invogliare” l’Herta Berlino ad acquistarlo con 25 milioni di euro.

Ora, Piatek è al servizio della Viola

E le aspettative sono alte. Molto alte. «Sono molto felice di essere tornato in Italia. Qui mi sono sempre trovato bene, è come casa mia. Ringrazio la società viola per la fiducia, ora voglio mostrare i miei valori. Spero di esultare tante volte qui…». E, dopo, aggiunge. «Stevan Jovetic, mio compagno all’Herta, mi ha raccontato tutto di Firenze. Lui è un grande amico per me. E mi ha detto solo cose positive della squadra, del club e dell’ambiente».

Io e Dusan

E poi, ecco ancora lui, il “Pistolero” polacco: «Per me era importante tornare in Italia, questa offerta era molto importante. Penso che ci sia futuro qui, vorrei restare ma prima devo dimostrare tutto in campo. Voglio farlo in tutti i modi. Vlahovic? Grande attaccante che ha dimostrato di valere facendo tanti gol. Come me perché anche io ho fatto molti gol. Possiamo anche giocare assieme».

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