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Sousa: “Ilicic ok, Berna non si è allenato. Ho detto le mie idee per migliorarci, spettava alla società…”

Dalle 13.30 segui QUI su VI.IT la DIRETTA LIVE della conferenza stampa, dallo stadio Artemio Franchi di Firenze, di mister Paulo Sousa alla vigilia della gara contro l’Atalanta.

Che partita mi aspetto domani? La Fiorentina ci arriva allo stesso modo delle altre settimane. Prepariamo la partita con tutto l’entusiasmo necessario per vincere. Sicuramente viviamo una piazza con molto entusiasmo, meritatamente per quello che stanno facendo. Questo ci deve dare ancora più gioia e maggiore voglia di vincere. E migliorare i nostri errori che ci sono costati diversi punti. Faccio i complimenti a Gasperini e a tutta la squadra stanno facendo benissimo. Auguri fino alla fine del campionato, sono questi gli esempi che servono per spingerci a migliorare”

Difesa? Già l’anno scorso dicevo, anche quando vincevamo, che non eravamo una squadra imbattibile. Solo che facevamo più gol dei nostri avversari, abbiamo sorpreso. Quando abbiamo iniziato la stagione lo scorso anno le aspettative erano molto più basse di quello che abbiamo raggiunto, lo dicevate anche voi giornalisti. Appena è calato l’entusiasmo gli errori sono saltati fuori sempre più. La mia analisi, di quello che ho vissuto con la squadra l’anno scorso, l’ho fatta la prima volta che sono stato con il direttore, ho relazionato quello che secondo me si poteva fare per migliorare la società. Il resto dipendeva dalla società, io cerco di allenare quelli che ho”.

Mancanza di leadership? Per me i miei giocatori sono i migliori. Io devo essere bravo a direzionarli, a motivarli nel miglioramento. Abbiamo già parlato dopo la partita di Empoli dell’anno scorso della questione del carattere, non c’è bisogno di tornare su questo o di individualizzare. Ilicic? Si è allenato ieri, Bernardeschi ancora no. Federico ha sempre dato la sua disponibilità, tant’è che io non ho mai commentato quello che lui ha fatto (le infiltrazioni per poter giocare). Per un allenatore questa disponibilità è straordinaria, hanno voglia di aiutarci a raggiungere più vittorie possibili. Non devo essere io, però, a dire queste cose pubblicamente”.

Ancora sulla difesa: La maggior parte dei gol sono presi su palla inattiva. Dobbiamo migliorare. Possibilità di far giocare calciatori che hanno giocato poco? Oggi non è diverso da quello che abbiamo fatto all’inizio della stagione. Cerchiamo sempre di vincere le partite. Sui giovani, possiamo dire che servono quelli che ci aiutano a migliorare. L’unico che posso aggiungere è Hagi. Ha molta qualità, dall’inizio della stagione lavora con noi. Ha bisogno di più tempo per maturare. Spero di dargli la possibilità di giocare più minuti competitivi in campo”

Atalanta esempio? Non solo da oggi: l’Atalanta ha una cultura societaria chiara da anni. Poi arrivano questi cicli che possono essere esaltanti”.

Babacar? Come tutti gli altri ha la possibilità di giocare dall’inizio o dalla partita. Sta facendo molto bene, crescendo a livello tattico. Non è un giocatore che pensa il calcio solo per sé stesso, sta migliorando la sua capacità di interagire con gli altri reparti e con il suo. Chiesa? Ha avuto una naturale opportunità per giocare e per esprimere le sue qualità. E’ la prima cosa che ho deciso di fare quando ho scelto la strada dell’allenatore: voglio fare crescere i ragazzi che alleno”.

Giocatori sono con me? Quello che vedi in campo è una garanzia di questa domanda. Vogliono allenarsi, continuare a crescere. Ci provano al massimo in campo, fino ad oggi mi hanno sempre dimostrato questo”.

Futuro? L’analisi sul mio futuro non viene fatta in questo momento, si farà più avanti. Per me è importante ciò che posso controllare, in allenamento per cercare di vincere più possibile”.

“Qual è la vera Fiorentina? Quella ambiziosa, che cerca, propone, crea e fa gol. Nella maggioranza dei 90 minuti abbiamo grande controllo, creiamo più degli altri. Certe volte siamo più concreti, altre volte meno. Quello che siamo difensivamente non ci lascia vincere le partite. Ci sono dei limiti, e ne sono consapevole. Io sto anche cercando di nascondere quello che è la mia perfezione chiara della rosa, quel che serve per fare un passo in più ed essere molto più competitivi. Ne sono consapevoli il direttore e la società perché ci ho sempre parlato, dal giorno uno”.

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