Il tecnico gigliato in conferenza stampa: “Domani fuori Pongracic e Cataldi, più Biraghi per scelta tecnica. Martinelli titolare”
Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina, ha parlato così in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Conference League contro il LASK:
BELTRAN PUÒ ESSERE IL SOSTITUTO DI BOVE. “Lo può fare, ma non dipende solo dalla posizione bensì dalle caratteristiche generali. Credo sia importante la predisposizione alla fase difensiva da parte di tutti, come lo fa Lucas che è molto applicato. I ragazzi sanno che quando si scende in campo c’è da difendere e attaccare tutti insieme, troveremo tutte le soluzioni del caso”.
MARTINELLI. “Mi piace sia come ragazzo che come calciatore. E’ giovane, ha quell’esuberanza da portiere che mi piace. Ha personalità, è forte, sa parare e giocare coi piedi. Ha grande talento, però è giovane e quindi ha bisogno di crescere pian piano. Domani avrà una bella occasione. Con lui bisogna mantenere il profilo basso, perché il portiere è un ruolo delicato e bisogna dargli tranquillità. Sono sicuro che avrà un grande futuro davanti. Per il futuro vediamo, dipende tanto da loro e dalle loro prestazioni. Io ho tre portieri più Christensen, quando scendono in campo devono dare il massimo”.
SULLA PARTITA DI DOMANI. “Vogliamo fare punti domani, perché per noi è una partita decisiva. Vogliamo arrivare nelle prime 8 nel girone, ci teniamo in maniera particolare perché a febbraio ci consentirebbe di avere un turno di qualificazione in meno. La mentalità domani è importante, affrontiamo una squadra organizzata che ci può mettere in difficoltà. Vogliamo regalare una gioia ai nostri tifosi entrando nelle prime 8. Non dobbiamo commettere le piccole disattenzioni che abbiamo commesso in altre occasioni. La squadra però è carica, ha voglia di far punti. Domani scenderemo in campo con un grande atteggiamento per fare risultato”.
SUI TANTI GOL SUBITI IN COPPA. “Mi arrabbio a sentire parlare di una Fiorentina di campionato e una di coppa. Sapete che non faccio distinzioni: non esistono due Fiorentine. Quella che domani scenderà in campo cercherà di vincere la partita. Nelle prime due partite di Conference eravamo ancora in rodaggio, non avevamo ancora questo equilibrio di squadra, poi dopo è stato tutto diverso. In Conference le squadre si difendono molto basse e giocano in transizione, quindi è un po’ più complicato questo aspetto. Dobbiamo lavorare sulle preventive, sul muovere palla più velocemente. La squadra lo sa, dobbiamo farlo anche domani perché potrebbe essere una partita del genere”.
ASSENTI. “Domani Pongracic non ci sarà perché ha ancora un fastidio. Vediamo di recuperarlo per la prossima. Non ci sarà neanche Cataldi per un colpo alla caviglia, però nulla di grave, lo recuperiamo per domenica. Infine, non ci sarà Biraghi per scelta tecnica“.
KEAN. “Sta bene, è carico. Domani vediamo chi scenderà in campo. Metterò in campo la formazione migliore”.
GUDMUNDSSON. “Quando è arrivato non aveva fatto il ritiro con noi e aveva un fastidio, l’abbiamo messo subito in campo perché in quel momento non c’era tempo per fare preparazione, eravamo in pieno campionato. Poi ha subito quest’infortunio muscolare che lo ha tenuto fermo per più di 40 giorni. Ora non bisogna avere fretta con lui: dobbiamo centellinare il minutaggio. Stiamo cercando di fargli ritrovare la condizione fisica, ha fatto spezzoni di gara. Quando lo vedrò bene e riterrò che può partire dall’inizio lo schiererò e sono sicuro che farà bene. L’importante è non avere fretta: quando rientra non voglio che si fermi più”.
NUOVO MODULO. “Sarei un pazzo se modificassi adesso: le cose vanno benissimo e non vedo perché si debba modificare. La squadra ha degli automatismi chiari, si trova bene a giocare insieme, difendono e attaccano insieme. Abbiamo trovato equilibri di squadra molto importanti. Ovvio che nella mia testa penso sempre a cose molto diverse, ma lasciate perdere me che sono mezzo matto e pensiamo al bene della squadra, che è la cosa principale. Chiunque schiero in campo rende al 100%, è la cosa più bella che può succedere a un allenatore e credo anche ai ragazzi”.
BIRAGHI. “È una scelta tecnica. Cristiano non era abituato a non giocare con continuità, perché negli anni addietro è sempre stato il capitano, un giocatore importante per questa maglia. È sempre stato importante. Quando è sceso in campo ha dato tutto, io lo ringrazio. Nell’ultimo periodo non ha trovato tanto spazio, anche per un infortunio al polpaccio, però in questo momento è stata una scelta tecnica e le scelte tecniche vanno rispettate. Non mi sento di aggiungere altro”.
COME CAMBIA LA FIORENTINA SENZA BOVE FALSO ESTERNO. “Edo in quella posizione all’inizio era una scelta un po’ forzata, perché non aveva le caratteristiche per fare l’ala. Però grazie alla sua intelligenza e la sua qualità abbiamo trovato una posiizone dove poteva far male agli avversari, venendo dentro al campo. In questo momento che Edo non c’è lo possono fare anche altri giocatori: anche Riccardo sta iniziando a venire dentro al campo, lo può fare Beltran, lo può fare Gud. Le soluzioni le abbiamo, basta solo capire quando bisogna farlo e perché bisogna farlo”.
HARDER. “Domani sarà convocato, così come Rubino. Seguo la Primavera, credo sia il nostro futuro. Prendere ragazzi dalla Primavera è fondamentale, perché dai modo di crescere ai giovani. Qui c’è un settore giovanile molto importante, che lavora molto bene. Devono continuare così, io li osservo tutti”.
MOTTO ATTACCARE BENE E DIFENDERE BENISSIMO. “Ogni allenatore ha i propri principi di gioco. In questo momento la squadra sa cosa fare e come difendersi, quando andare a prendere gli avversario uomo contro uomo e quando chiudere e lineee di passaggio. E poi sa cosa fare quando abbiamo la palla, e quello per me è fondamentale. Non dipende da dove ti difendi, bisogna capire come difendersi e in che maniera”.
COLPANI. “A volte quando si fanno considerazioni sui calciatori si pensa solo al gol e all’assist. Però questi calciatori fanno tanto anche senza palla: nel calcio attuale si difende tanto e avere delle ali così, con questa predisposizione alla fase difensiva, vuol dire tanto. Colpani domenica contro il Cagliari ha salvato un gol con una diagonale che ha fatto. Lo stesso vale per Sottil e Ikoné, queste cose valgono come gol. Chiaro che sarei contento se facessero più gol possibile, però quello che danno alla squadra è fondamentale”.
MARTINEZ QUARTA MEDIANO. “Può giocare sia da centrocampista che da difensore, è duttile. Per noi questa è una grande soluzione”.
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Redazione LaViola.it