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Pagelle LaViola.it – Sottil e Quarta provvidenziali, Kean timbra subito. Disastro Kayode e Ikoné

Andata di Conference complicata, la Fiorentina rimonta ma prende gol nel finale. Bianco sbaglia in avvio, male ancora Pongracic

De Gea: 6. Esordio in maglia viola che parte non benissimo, con due gol incassati nei primi 12 minuti: intuisce ma non arriva sul rigore di Nagy, poteva forse far di più sul diagonale di Soisalo. Un’uscita avventurosa, per fortuna senza conseguenze, è seguita da altri interventi di ordinaria amministrazione, fino al grande guizzo a 10′ dalla fine con cui si oppone a Nissila. Parata importante. Non arriva invece sul 3-3 finale.

Quarta: 7. Capitano viola, si prende qualche rischio di troppo palla al piede nel primo tempo. Nella ripresa inizia a farsi pericooso in avanti: prima gira alto dal cuore dell’area, poi manda in porta Kean, quindi insacca il 2-2 di testa.

Pongracic: 5. Un’altra gara complicata dopo Parma. Benino nel corpo a corpo con il centravanti avversario, ma sbaglia tanti passaggi in impostazione e si prende un altro giallo nel finale quando sbaglia il tempo dell’anticipo su Colley.

Ranieri: 5,5. Un po’ troppo lontano da Soisalo sullo 0-2, era sì sganciato per l’impostazione dell’azione ma si fa bruciare sullo scatto dall’avversario. Per il resto pochi rischi.

Kayode: 4,5. Serata complicatissima per il giovane esterno viola. Provoca subito il rigore che sblocca la partita (su retropassaggio sanguinoso di Bianco però), poi perde malamente palla in impostazione propiziando la ripartenza dello 0-2. Prova a rifarsi con qualche discesa in fascia, ma i cross vanno raramente a buon fine.

(dal 46′ Dodo: 6. Si fa vedere tanto sulla fascia, alcune sgroppate interessanti e corsa utile anche in un paio di ripiegamenti difensivi. Anche se troppe volte è impreciso in impostazione, come a Parma).

Bianco: 5,5. Inizia malissimo con quel retropassaggio debole per Kayode che porta al rigore. Poi però sale di giri, con intensità e strappi interessanti. Colpisce anche una traversa clamorosa a fine primo tempo.

(dal 65′ Amrabat: 5,5. Non entra benissimo, subito un passaggio sbagliato. In impostazione deve ancora ingranare, anche se si fa sentire di fisico).

Mandragora: 5,5. Così e così in mezzo al campo, si vede il giusto. Meglio sui piazzati, con il corner preciso per Quarta e non solo.

Parisi: 6. Su e giù sulla fascia, prova sempre la giocata anche se a volte si incarta. Ma non demerita.

Colpani: 5,5. Si fa subito vedere con una buona incursione, ma calcia debolmente ripetendo quanto fatto a Parma. Un altro tiro a giro termina a lato, spesso poi lontano dalla porta anche se cerca sempre con le sue giocate di creare qualcosa.

(dal 55′ Ikoné: 4,5. La classica prova di Ikoné, si può dire? Va subito via bene a destra ma traccheggia al tiro e viene murato, poi viene messo davanti al portiere ma non tira preferendo un assist totalmente sballato per Kean. Ancora liberato in area sbaglia poco dopo un altro passaggio per Kean)

Sottil: 7. Rimette in piedi la Fiorentina con un bel gol all’angolino basso. A referto anche un altro tiro a giro terminato fuori, a metà ripresa manda in porta Ikoné ma il francese spreca.

(dal 77′ Kouame: 5. Si vede poco davanti, mentre si perde la marcatura di Golla per il 3-3 finale)

Beltran: 5. Si dà da fare, ma non riesce praticamente mai a dialogare con i compagni. Ci prova in girata di mancino avventandosi su un cross di Sottil, ma non trova la porta per poco. Resta negli spogliatoi all’intervallo.

(dal 46′ Kean: 6,5. Prima europea in viola e primo gol, con un bel diagonale che vale il 2-2. Prova a dialogare spesso con i compagni, prendendosela anche con Ikoné per un paio di assist non arrivati. Si mangia però il gol della vittoria, tirando addosso al portiere: il guardalinee alza la bandierina, ma l’impressione è che fosse tenuto in gioco da un avversario).

All. Palladino: 5,5. Per come si era messa dopo una dozzina di minuti il pari è un risultato anche positivo. Ma contro un avversario così la Fiorentina doveva fare decisamente di più. Amara insomma, rispetto alle aspettative (di chiudere magari la qualificazione già al Franchi), la prima europea di Palladino, con un avvio ricco di presunzione e poi la frenesia di rimettere a posto le cose. Dopo metà primo tempo la Fiorentina comunque cresce, fa vedere cose discrete, anche se la leggerezza difensiva va corretta quanto prima.

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