La Fiorentina vince 2-1 a Celje, a segno il capitano e Rolly. Serve però ancora De Gea per blindare il successo
De Gea: 7. Controlla due conclusioni avversarie sull’esterno della rete, bravo a respingere su Svetlin e poi soprattutto sul colpo di testa di Vuklisevic nel finale. Spiazzato sul rigore, ma all’ultimo secondo è decisivo a respingere con i piedi su Edmilson.
Pongracic: 5. Meno bene di altre volte, commette anche il fallo da rigore che riapre la partita.
Comuzzo: 6. Gioca da centrale nel reparto a tre, si fa sentire anche se rischia con quel retropassaggio nel primo tempo.
Ranieri: 7. Il suo gran gol (con chiara complicità del portiere di casa) indirizza una gara che non era iniziata benissimo per i viola. Non traballa in difesa.
Moreno: 5. Già da terzino sarebbe adattato, da esterno di centrocampo fa una fatica terribile. Aiuta poco dietro, non riesce a spingere in avanti. Una sponda di testa su cui non arriva Beltran, ma sembra spesso un pesce fuor d’acqua. Esce infatti all’intervallo.
(dal 46′ Parisi: 5,5. Una brutta palla persa e altre giocate non troppo positive)
Mandragora: 7. Nel primo tempo due tiri ‘sbucciati’, uno di destro e uno di sinistro, però è sempre bravo nella pressione e negli inserimenti. Nella ripresa si prende e trasforma il rigore del raddoppio(4° gol in questa Conference), fino alla fine rincorre chiunque in mezzo al campo.
Cataldi: 6,5. Ripulisce tanti palloni, gioca sempre con personalità e cerca di coprire gli spazi. Buona prova.
(dal 62′ Fagioli: 5,5. Entra in regia, con eccesso di fiducia però perde il pallone che porta al rigore)
Adli: 6. Alcuni errori evidenti, ma anche buone giocate insieme a Cataldi e utile quando si allunga in avanti.
(dal 62′ Richardson: 6,5. Entra bene, meglio di altre volte. Bravo nella gestione del pallone anche se spesso in conduzione solitaria piuttosto che con i compagni)
Folorunsho: 6,5. Tanta determinazione e capacità di adattamento, prima a sinistra e poi a destra. Non è un esterno puro e si vede, ma il suo atteggiamento è sicuramente da lodare. Un’ottima chiusura difensiva in avvio e due-tre spunti in avanti.
(dal 78′ Dodo: sv)
Beltran: 5,5. Si dà da fare, come sempre, ma fa poco davanti.
Zaniolo: 5,5. Chiedergli di fare il Kean sarebbe ingeneroso, nel primo tempo ci mette poco però anche del suo e sbaglia anche le prime due aperture per i compagni. Da fine primo tempo si vede però qualcosa almeno in aiuto alla squadra, più determinato nella ripresa quando oltre a prendersi un giallo fa ammonire un avversario e fa qualche sponda interessante. Deposita anche la palla in rete, ma gioco fermo per fuorigioco di Mandragora.
(dall’88’ Kean: sv)
All. Palladino: 6,5. Tanti cambi, come da previsione, nella trasferta slovena, ma anche tanti giocatori adattati perché non modifica il suo 3-5-2. Così la sua Fiorentina fatica a trovare riferimenti, anche se l’atteggiamento non viene meno ed è un segnale positivo. Comunque la vittoria esterna arriva, seppur col brivido, grazie anche a De Gea: scelta azzeccata. Successo prezioso e tanti titolari risparmiati.
Di
Marco Pecorini