La Fiorentina in superiorità numerica non riesce a vincere e ad uscire dalla crisi: la Viola si fa gol da sola. Fischia il Franchi
De Gea: 6. Bravo ad allungarsi su Masina nel recupero, per il resto solo un paio di interventi centrali. Non arriva sul gol.
Dodo: 5,5. Stavolta affonda poco e dietro a volte rischia, come contro Njie prima dell’1-1.
Comuzzo: 4,5. Impreciso in alcuni interventi e in alcune gestioni del pallone, dà un pallone sanguinoso verso Adli che Gineitis trasforma nel pari.
Ranieri: 6. Un paio di errori in costruzione in avvio, per il resto rischia il giusto.
Gosens: 6. Spinge a folate perché Folorunsho gli dà più copertura, tosto negli interventi.
Adli: 4,5. Tecnicamente fa anche cose ottime, ma a ritmi blandi anche quando bisognava provare a chiudere la partita. Con un paio di pecche importanti, come quel contropiede follemente non concluso in avvio con Kean e soprattutto con la dormita che porta all’1-1. Poteva fare molto meglio anche su quel tiro centrale dal limite nel finale.
Mandragora: 6. Primo tempo discreto, si fa vedere molto, poi cala alla distanza assopendosi su ritmi blandi.
(dal 76′ Sottil: 5,5. Un paio di sgasate in corsia, ma incide il giusto)
Colpani: 4,5. Solo la girata con respinta di Milinkovic-Savic sull’1-0, poi tante cose sbagliate e alcune scelte irritanti.
(all’89’ Kouame: sv)
Gudmundsson: 6,5. Stavolta molto più dentro il gioco, si sbraccia tanto tra le linee (a volte anche troppo) e quando riceve la Fiorentina crea superiorità. Parte propositivo, innesca la ripartenza di Kean e Adli in avvio, va al tiro ma centralmente. Poi soprattutto dalla sua iniziativa a sinistra parte l’1-0. Altre buone cose anche più avanti fin quando la condizione lo assiste.
(dal 76′ Beltran: 5,5. Prova a dare più vivacità in area, ma sul pallone buono manda alto)
Folorunsho: 6,5. Esordio da titolare più che positivo, dà forza e fisicità a sinistra e fa prendere il secondo giallo a Dembele. Bravo a lottare e strappare palla al piede, poi si mette in mediana.
Kean: 7. Torna a segnare con un bel tap-in, dove Milinkovic-Savic non riesce ad arrivare. Poco dopo chiama ancora il portiere serbo alla gran parata su deviazione in area. Sono di fatto gli unici palloni buoni che può controllare, a parte quella ripartenza all’11’ non gestita bene con Adli.
All. Palladino: 5. Il vantaggio, la superiorità numerica. Sembrava tutto apparecchiato per una vittoria scaccia-crisi, e invece la Fiorentina si fa rimontare allargando ancor di più il periodo nero. Con uno strappo importante con la Fiesole, che (dalla Ferrovia) contesta e fischia a fine partita. Palladino sceglie Folorunsho e Gudmundsson e rispondono bene, poi però la lettura dopo l’1-0, senza voglia di chiudere una partita insidiosa, ha fatto la differenza. Anche i cambi hanno fatto rumoreggiare i tifosi e faranno discutere.

Di
Marco Pecorini