La Fiorentina torna a vincere, di misura, contro il Lecce, soffrendo nella ripresa e sbagliando un rigore
De Gea: 6,5. Facile su Krstovic in avvio, molto bravo quando si oppone a Karlsson a fine primo tempo. Non bene con i piedi.
Pongracic: 6. Terzo di difesa a destra, pulito negli interventi.
(dall’80’ Comuzzo: sv)
Pablo Marì: 6,5. Prima da titolare, si piazza al centro della difesa a tre e duella bene con Krstovic.
Ranieri: 6,5. Spinge a più riprese sulla sinistra, a volte non è preciso nella rifinitura ma offre anche una gran palla a Dodo. Bravo in copertura.
Dodo: 6,5. Torna il Dodo dei tempi migliori, sgasa spesso sulla destra e con una sua bella giocata si arriva al gol del vantaggio: controllo in corsa e cross perfetto, metà gol è suo. Ci prova anche al volo con il destro ma non inquadra la porta. Non riesce a chiudere Veiga che per fortuna calcia incredibilmente fuori.
(dall’87’ Moreno: sv)
Ndour: 6. Primo tempo molto buono, nella gestione del pallone e nella pressione. Ci prova anche con un tiro respinto, ma poi è tutto fermo perché gli viene fischiato fallo. Cala un po’ nella ripresa.
Cataldi: 6. Sempre nel vivo del gioco nella prima metà del primo tempo, poi la Fiorentina inizia a giocare più sul lungo e lui si limita nel giro palla dietro e nella copertura degli spazi. Lo fa comunque bene.
(dal 68′ Fagioli: 6. Dà un po’ più di manovra al centrocampo, bella una sua giocata che avvia un’azione pericolosa, oltre allo schema per la traversa di Beltran)
Mandragora: 6. Tanta sostanza, copre bene il campo e prova più volte a riempire l’area avversaria in inserimento. Chiude con i crampi ma non molla mai.
Gosens: 7. Gol pesante che decide la partita, bravo ad inserirsi e a saltare sul secondo palo. Leader della squadra con i suoi atteggiamenti, sempre pronto a coprire così come a spingere. Dal suo colpo di testa arriva anche il rigore che Beltran non realizza. Bravissimo anche nel finale con i suoi interventi.
Beltran: 5. Ci mette tanta determinazione, ma poca qualità. Si prende il pallone dal dischetto ma colpisce il palo, errore che non permette alla Fiorentina di chiudere la partita. Poi è ancora sfortunato con una traversa clamorosa colpita.
Zaniolo: 5. Gioca di nuovo da centravanti, fa tantissima fatica a reggere botta su Baschirotto e tante volte commette fallo o finisce in fuorigioco. Buona volontà sì, ma a parte quell’accelerazione proprio su Baschirotto nel primo tempo ci mette poco.
(dall’87’ Gudmundsson: 5,5. Può chiudere due volte la partita, ma prima si fa fermare da Falcone (il fuorigioco sarebbe stato da valutare) e poi spara alto. La buona notizia è che è tornato molto prima del previsto)
All. Palladino: 6. Arriva la vittoria, che serviva come il pane. Ma per la prestazione ripassare più avanti. Un’altra ripresa fatta di discreta sofferenza, un’altra prova in cui per larghi tratti la Fiorentina non sapeva cosa fare con il pallone tra i piedi dalla metà campo in su. Tanto giro palla dietro, discreta paura di sbagliare. Però alla fine i tre punti sono arrivare e da qui si può ripartire.
Di
Marco Pecorini