Fiorentina in finale di Coppa Italia 9 anni dopo: sfiderà l’Inter. Qualificazione mai in discussione: pochi rischi e reti inviolate
Terracciano: 6. Coinvolto soprattutto con i piedi, brividi per un’uscita non troppo pulita. Per il resto ordinaria amministrazione.
Dodo: 7. Regista aggiunto, sulla fascia. Gioca tantissimi palloni, dribbla e vince duelli davanti e dietro. Infiamma il Franchi con le sue giocate nella parte finale di gara.
Milenkovic: 6,5. Prestazione pulita, interventi decisi senza rischiare. In avanti ci prova con un colpo di testa fuori al quarto d’ora.
Igor: 6. Qualche sbavatura in impostazione, ma in copertura concede poco.
(dal 64′ Ranieri: 6,5. Entra bene in partita con un paio di chiusure importanti)
Biraghi: 6. Quasi sempre attento in copertura, davanti si fa vedere il giusto.
Castrovilli: 6. Molto propositivo nel primo tempo, da applausi un suo cambio di gioco al 28′ nell’occasione per Cabral. Colpisce alto di testa a fine frazione, nella ripresa aiuta a gestire fungendo spesso da play in impostazione.
(dall’83’ Amrabat: sv)
Mandragora: 6,5. Parte centrale in interdizione, ma quando la Fiorentina costruisce svaria spesso a sinistra e si sgancia per servire i compagni con filtranti e cross. Buona gara, alto di poco un suo tiro nel finale. Quando entra Amrabat staziona più stabilmente sulla sinistra.
Ikoné: 5,5. A ritmo ridotto, senza strappi o accelerazioni particolari. Si limita a gestire.
(dal 64′ Sottil: 6. Sfida spesso gli avversari nell’uno contro uno, vincendo spesso i duelli. Anche se si vede poco negli ultimi 16 metri)
Barak: 5,5. Un’altra prova così e così, non riesce a cambiare passo e crea poco.
Gonzalez: 6,5. Torna dall’inizio, parte da sinistra ma come spesso accade in realtà svaria su tutto il fronte d’attacco. Bello lo stop in corsa al 28′ con palla dentro non concretizzata da Cabral, buono anche il cross per Castrovilli a fine primo tempo. Fuori un suo tiro in contropiede a metà ripresa, sempre utile anche in ripiegamento.
(dal 90′ Kouame: sv
Cabral: 6. Solita generosità, non riesce nella deviazione vincente al 28′ e poi si vede poco nel primo tempo. A metà ripresa bravo a guidare la ripartenza ma Nico non concretizza. Fuori un colpo di testa da corner nel finale.
All. Italiano: 6,5. Missione compiuta, Fiorentina in finale di Coppa Italia dopo 9 anni. Gara di gestione, senza rischi e con poca concretezza davanti. Ma serviva soprattutto evitare di mettere in dubbio lo 0-2 d’andata, e la squadra ci è riuscita bene. A Roma il 24 maggio sarà Inter-Fiorentina.

Di
Marco Pecorini