Pareggio tra Fiorentina e Atalanta, a Maehle risponde Cabral su rigore. Palo di Biraghi, così e così Castrovilli, Ikoné e Barak
Terracciano: 6. Spiazzato dal tocco di Milenkovic sul gol di Maehle, reattivo sul retropassaggio rischioso di Gonzalez così come nell’uscita nella ripresa su Hojlund.
Dodo: 6,5. Gioca tanti palloni, fa da regista quando parte e sterza per venire in mezzo al campo. Grande corsa fino alla fine, tanti duelli vinti anche in difesa, ma non bene in occasione del gol dell’Atalanta: sbaglia il passaggio in uscita e poi viene anticipato da Maehle.
Milenkovic: 6,5. Hojlund gli mette paura per velocità, Zapata è un brutto cliente. Ma lui alla fine se la cava più che bene.
Quarta: 7. Un’altra prova importante per il centrale argentino, che va subito vicino al gol di testa. Poi ottimo su Hojlund e compagni. Gioca la ripresa da ammonito, ma non fa una piega.
Terzic: 6. Torna titolare dopo l’infortunio, ci mette corsa e qualità ad intermittenza. Perde il contrasto che permette a Maehle di involarsi in porta.
(dal 71′ Biraghi: 6,5. Entra per calciare la punizione dal limite, sfiora il gol con un palo clamoroso a Sportiello superato. Attento nelle chiusure finali, dal suo corner Bonaventura va vicino al gol da tre punti).
Castrovilli: 5,5. Primo tempo così e così, si accende ad inizio ripresa quando è più propositivo e trova un paio di inserimenti importanti. Non sempre di qualità stasera.
(dal 91′ Bianco: sv. Per fortuna quel retropassaggio non si trasforma nel colpo del ko)
Mandragora: 6. Parte con una bella punizione per Quarta in avvio, poi un tiro fuori al 21′. Dal suo cross arriva il rigore del pari. Meno appariscente del solito per il resto, ma sempre prezioso.
Ikoné: 5,5. Non parte malissimo, ma fatica ad accendersi nell’uno contro uno. Esce all’intervallo.
(dal 46′ Brekalo: 6. Un paio di buoni spunti, poi è costretto ad uscire per una botta alla testa)
(dal 64′ Sottil: 6. Due punti importanti sulla fascia, uno con bellissima giocata su due avversari, ma il servizio per i compagni non è preciso. Comunque sempre insidioso per i nerazzurri da quella parte).
Barak: 5,5. Due conclusioni insidiose, alcune buone giocate sulla trequarti anche se macchia un po’ la sua prova con qualche errore di troppo.
(dal 64′ Bonaventura: 7. Entra e dà impulso alle offensive viola, reattivo e volenteroso nei suoi spunti sulla trequarti. Conquista una punizione preziosa al limite, poi guida i suoi all’arrembaggio e di testa costringe Sportiello alla super parata nel finale)
Gonzalez: 7. Svaria tanto, parte a sinistra ma si sposta spesso a centrocampo o come trequartista, per poi andare a destra nella ripresa. Sfiora l’eurogol da fuori a giro a metà primo tempo, poi di testa sfiora soltanto e non riesce a beffare Sportiello. Conclude centrale alla mezz’ora, alto nella ripresa. Ma soprattutto è inesauribile con i suoi movimenti e la sua corsa nelle due fasi, come su quei due recuperi nel finale. In chiusura il bel gesto sul rigore, con pallone consegnato a Cabral.
Cabral: 7. Anche lui con la solita generosità, fino alla fine con la grande voglia di prendersi la vittoria. La rabbia, mista a disperazione, per quel bolide che non ha centrato la porta nel recupero. Il gol del pari è comunque suo, dal dischetto. Quindicesimo gol stagionale, decimo nelle ultime 14 gare. Nel primo tempo anche un tiro secco da fuori che chiama Sportiello all’allungo.
All. Italiano: 6,5. Quale delle due squadre era alla quinta partita in 17 giorni? Non arriva l’aggancio a Juve e Bologna, così come la distanza con l’Atalanta resta invariata di 7 punti. Ma la Fiorentina centra il 14° risultato utile consecutivo con una prestazione importante, a tratti arrembante, contro un’avversaria che in teoria fa proprio di forza fisica e atletismo la propria forza. Ma la squadra di Italiano sta bene, benissimo, anche in campionato. Sportiello è tra i migliori in campo, il palo dice no a Biraghi. Preparata bene anche questa sfida, anche se arriva ‘solo’ un pareggio.
Di
Marco Pecorini