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Ora Cabral deve convincere tutti. Due gare per lasciare il segno

Il brasiliano è arrivato per sostituire Vlahovic, ma l'ambientamento è stato complicato. Si dà da fare, ma ci sono potenzialità inespresse. Sarà lui il centravanti titolare del prossimo anno?

Due partite che possono contare tanto per la Fiorentina ma anche a livello individuale per le proiezioni e speranze future che riguardano Arthur Cabral, arrivato alla fine di gennaio subito dopo la cessione di Vlahovic alla Juve e rimasto in versione inespressa.

Primi tre mesi e mezzo complicati – nuova lingua, nuovo Paese, nuovo calcio – e nessun segnale definitivo è arrivato dall’attaccante brasiliano acquistato dal Basiliea per 14,5 milioni, più 2 di bonus. Cabral è in sostanza un oggetto da scoprire, scrive La Nazione.

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DOMANDE. Restano tante domande su Cabral: quante potenzialità sono rimaste inespresse? Quanto sarebbe stato diverso il suo contributo se fosse arrivato in estate con meno pressioni e partite meno decisive da giocare? Dopo aver lasciato spazio a Piatek, Cabral ha cercato di sfruttare le occasioni, ma dopo i 65 gol segnati nelle 106 partite con il Basilea sono arrivate solo 2 reti in 731 minuti in maglia viola.

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PRESENTE E FUTURO. Cabral negli ultimi tempi è stato preferito a Piatek da Italiano per la capacità di partecipare al gioco, con lo spirito del centravanti che si mette a disposizione anche lontano dall’area di rigore. Da rivedere invece per quanto riguarda le potenzialità tecniche: dovranno migliorare soprattutto i controlli (in Italia la velocità della palla è superiore) e la capacità di lottare nell’uno contro uno con il diretto marcature.

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Cabral – considerato anche l’investimento – avrà sicuramente un posto nella Fiorentina del prossimo anno. Vedremo se in prima fila, oppure no.


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