Alla scoperta del giovane attaccante italonigeriano protagonista alla Viareggio Cup
Quarantacinque minuti di treno tutti i giorni da Pontedera a Firenze da quando aveva 9 anni. Questo il tragitto percorso da Godpower Chidiche Ofoma, un nome da predestinato carico di significato religioso per l’attaccante della Fiorentina U18 che ha segnato una doppietta nella vittoria per 4-1 contro la Stella Rossa, gara d’esordio della 74a Viareggio Cup.
Una prestazione che arriva dopo mesi difficili. Il classe 2005 si era infortunato nella penultima partita della scorsa stagione con l’U18 viola, un problema muscolare che lo ha tenuto fuori da giugno a novembre. E dopo appena una presenza da titolare in stagione e uno spezzone di gara con la Primavera, Ofoma è tornato a vedere la luce.
Deviazione sul primo palo su un cross dalla destra per l’1-0 viola e appoggio in porta dopo aver superato un paio di avversari e il portiere per il raddoppio della squadra di Papalato contro i serbi. Suo anche l’assist per il 3-0 di Deli. Una giornata da protagonista al Viola Park, per il giovane attaccante viola in grado di poter giocare da prima o seconda punta, ma all’occorrenza anche come esterno offensivo su entrambe le fasce.
Rappresentato dall’agenzia Dream and Goal, alto 185 cm e dotato di buona fisicità, Ofoma è figlio di genitori nigeriani, ma è nato in Italia e sogna di vestire la maglia azzurra. Il suo idolo è Neymar e fino allo scorso anno viveva a Pontedera insieme alla sua famiglia, composta anche da 2 fratelli, rispettivamente di 21 e 17 anni. Oggi vive e gioca al Viola Park con l’obiettivo un giorno di esordire in Prima Squadra e aiutare la sua famiglia, per ripagarla di tanti sacrifici. Prima però c’è il Torneo di Viareggio, che la Fiorentina vuole tornare a vincere dopo 32 anni, grazie anche ai suoi gol.
Di
Mattia Zupo