Un’idea piuttosto ardita quella del quotidiano che propone un paragone impegnativo per gli attaccanti viola. E un cambio di modulo difficile da ipotizzare
Un anno fa Italiano ha schierato raramente, e mai a inizio gara, Cabral e Jovic insieme, nonostante le caratteristiche del serbo conciliassero, in qualche modo, con quelle del brasiliano. L’ex Real giocava spesso fuori area, l’ex Basilea dentro l’area. Ma l’idea che Italiano possa cambiare rotta nella prossima stagione esiste. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Prima di tutto perché sono due acquisti “pesanti” per la societàe, due patrimoni da valorizzare. Soprattutto Beltran pagato 25 milioni di euro. Nzola è un attaccante da area di rigore, l’argentino può giocare anche alle sue spalle o al suo fianco. In questo modo c’è il rischio (rischio?) che la squadra diventi ultraoffensiva. Con Gonzalez e Brekalo o Ikoné sugli esterni e con Beltran alle spalle di Nzola, poi due mediani e quattro difensori, il 4-2-3-1 che Italiano ha utilizzato in tutte le amichevoli estive.
COME LAUTARO-LUKAKU?
Nell’intervista pubblicata due giorni fa sul nostro giornale, Daniel Bertoni ha detto che Beltran gli ricorda Lautaro Martinez. Un paragone incoraggiante. Che fa pensare alla coppia di attaccanti campioni d’Italia con l’Inter di Conte. Lukaku (24 gol in quel campionato) accanto a Lautaro (17).
Nzola ha qualcosa di Romelu, la potenza fisica, l’attacco alla profondità, la statura (pochi centimetri e pochi chili in meno per il viola), la capacità di tenere palla e far salire la squadra. E se a un vecchio campione come Bertoni il connazionale Beltran dà l’idea di una specie di Lautaro, quella di vederli insieme è davvero una possibilità.
COME BAIANO-BATISTUTA?
C’è un’altra suggestione, molto più fiorentina, a spingere in questa direzione. Quando nel ‘92 Baiano arrivò a Firenze, aveva alle spalle due campionati (per un totale di 38 gol) col Foggia di Zeman. Due anni giocati da centravanti visto che il tridente foggiano era formato da Rambaudi a destra, Signori a sinistra e lui al centro.
Ma a Firenze trovò Batistuta e cominciò a giocare da seconda punta. Bati centravanti, Ciccio che gli girava intorno e Rui Costa trequartista che illuminava la scena. Modulo di Ranieri il 4-3-1-2 o il 3-4-1-2. Nella Fiorentina attuale il trequartista potrebbe essere Bonaventura o il giovane Infantino.
Ma la rinuncia degli esterni può essere un’idea per Italiano? Una scelta del genere stravolgerebbe il gioco visto negli ultimi due anni. Richiedendo un bel po’ di tempo per provarlo. Anche se renderebbe più imprevedibile la squadra.
Di
Redazione LaViola.it