Le parole dell’ex difensore della Fiorentina sul momento dei viola: “Non vorrei che Pioli volesse fare un calcio troppo europeo”
Parla così Cesare Natali, ex difensore della Fiorentina, a Radio Bruno: “I giocatori sono professionisti, sono i primi consapevoli che non stanno rendendo e tenendo quello che pensano sia il valore della squadra. La Fiorentina è tra le squadre più attrezzate per lottare per l’Europa. Se l’obiettivo dichiarato è migliorare la classifica scorsa, secondo me non è facile. Perché la Fiorentina ha fatto 65 punti l’anno scorso. Bisognerà fare qualcosa in più, da quanto visto in questo inizio l’obiettivo si allontana. È il momento di iniziare a fare punti e soprattutto convincere. Anche se il Pisa del mio amico Gilardino ha fatto bene in queste prime giornate. Hanno un’anima e una struttura sia di squadra che caratteriale di livello. Ci sono base importanti, per la Fiorentina sarà una partita alla portata nei valori ma dal punto di vista caratteriale se non pareggiano quello che metterà il Pisa faranno fatica. La Fiorentina deve sbloccarsi a livello mentale, perché la squadra è buona, l’allenatore ha fatto bene ovunque. C’è da capire cosa aggiustare dal punto di vista tecnico-tattico ma soprattutto mentale. A Firenze se entri in una dinamica negativa, non è che è difficile venirne fuori… ma ci vuole carattere per giocare a Firenze”.
IDENTITA’. “Ad un allenatore ci vogliono uno o due mesi massimo per avere un’identità marcata. Se non si è visto è perché stanno cercando di fare un calcio che non è al 100% nelle possibilità della squadra. Secondo me ci sono tanti fattori, ma se dopo due mesi non c’è ancora un’identità chiara è un segnale negativo da considerare. Perché una squadra la riconosci, Pioli è sempre riuscito a dare un’impronta. Poi si è aggiornato, evoluto, ha cercato di dare un calcio molto internazionale, anche al Milan. Poi devi capire la base di lavoro con cui ti trovi. Non vorrei che lui volesse fare un calcio molto più europeo, intendo a livello di capacità individuali, duelli. Ho visto la partita con il Como, che lavora insieme da più tempo. Pioli ha l’esperienza e la storia per mettere i giocatori nelle condizioni di esprimersi al meglio. Se non riesci ad essere aggressivo, giocare nella metà campo avversaria, uno può essere anche più prudente e meno con l’ambizione di essere protagonista nei 90 minuti al 100%. Essere un po’ meno dominante, speculare un po’ anche sugli avversari. Devi dare magari un po’ più certezze alla squadra, invece di rompere sempre la linea difensiva sempre, mettere un centrocampista a fare quel lavoro e dare sicurezza ai centrali. Poi magari con il tempo ci arrivi a quel calcio. Più qualità e giocatori di talento sì, ma se non arrivano i risultati… La squadra deve recepire questa elettricità e questa spinta dell’ambiente in modo positivo. Domenica con il Pisa è una gara in cui c’è da sudare, lo abbiamo visto con il Napoli”.
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Redazione LaViola.it