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Nardella: “Franchi, andiamo avanti o buttiamo via 130 milioni. Campo di Marte, servono altri fondi. Padovani…”

Nardella

Le dichiarazioni del primo cittadino di Firenze sul restyling del Franchi e sul parcheggio scambiatore a Bagno a Ripoli

Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha parlato della questione stadio Franchi e parcheggi a Bagno a Ripoli ai microfoni di Italia 7. Queste le sue dichiarazioni: “Il parcheggio scambiatore di Bagno a Ripoli è il parcheggio della tramvia, finanziato con i soldi pubblici stanziati per la tramvia. Casini sa quali sono i tempi della tramvia, martedì prossimo in giunta porteremo la delibera che darà il via libera ai lavori, che comincieranno all’inizio dell’anno prossimo. Le prime opere della linea di Bagno a Ripoli, infatti, saranno il parcheggio scambiatore, il nuovo ponte che collega il Quartiere 3 con il Quartiere 2. Agibilità del Viola Park? Ci auguriamo tutti che arrivi il prima possibile, ma non è una questione collegata al parcheggio. A volte si fa un po’ confusione. Mi risulta che la Fiorentina stia lavorando con il comune di Bagno a Ripoli per avere anche dei parcheggi aggiuntivi dedicati al Viola Park, però in generale c’è un buon clima, siamo in costante contatto con la Fiorentina, si lavora bene insieme. Problemi col parcheggio? Il parcheggio scambiatore a Bagno a Ripoli doveva essere iniziato prima, purtroppo le ditte della tramvia non si sono trovate d’accordo e le risorse sono arrivate solo quest’anno. Tempistiche? I lavori partiranno a inizio 2024, ci vogliono pochi mesi per fare un parcheggio, anche se è grande”.

COMMISSO. “Quando confronta il sistema americano con il sistema europeo, è indubbio che i meccanismi della legge italiana siano molto più complessi e farraginosi. La semplificazione delle regole è la strada principale per fare le cose, poi ovviamente ci vogliono controlli e trasparenza”.

FRANCHI. “In questi giorni abbiamo firmato un contratto molto importante con una società, Engie. Prevede un fondo di investimenti per 20 milioni di euro su 450 immobili, tra cui anche lo stadio. Lo facciamo per ridurre il costo dell’energia e anche l’inquinamento. A che punto siamo col progetto? Arup sta terminando il progetto esecutivo della parte del progetto che riguarda i 130 milioni di euro che sono attualmente disponibili e che noi dobbiamo spendere entro l’anno con l’appalto dei lavori. Quei 130 milioni sono fondi del ministero della Cultura stanziati per lo stadio Franchi, non si possono mettere su altri progetti. Dopo che lo stadio è stato vincolato come monumento nazionale, ho parlato con l’allora ministro Franceschini per chiedere una mano al ministero per non lasciarlo abbandonato. Per questo intendiamo andare avanti. Poco interesse? Sulla prima chiamata (andata deserta, ndr) ha inciso tutta quella polemica mediatica e soprattutto l’incertezza determinata dalla decisione dell’UE e poi del governo sui famosi 55 milioni. Ora la situazione è chiara: abbiamo suddiviso il progetto in due lotti, un lotto è finanziato al 100%. Sono fiducioso che l’appalto andrà in fondo. E poi c’è sempre l’affidamento diretto nel caso in cui la gara non dovesse funzionare. Certo che sono intenzionato ad andare fino in fondo: cosa facciamo, buttiamo via 130 milioni di euro?”.

CAMPO DI MARTE. “I 130 milioni serviranno anche per il parco e per la tramvia? No, bisognerà trovarne altri. Però bisogna comunque cominciare, quindi cominciamo dallo stadio e poi si troveranno le risorse per tutta la parte intorno. Per la tramvia, invece, i soldi ci sono già. A Roma, dopo anni e anni di abbandono e degrado, stanno parlando di riqualificare il Flaminio, noi non possiamo certo permetterci di fare la fine del Flaminio”.

PADOVANI. “Abbiamo individuato questa ipotesi da utilizzare per la durata dei lavori, però voglio dire una cosa molto chiara: il progetto del Padovani che abbiamo avviato è il progetto del nuovo stadio di rugby. Gli investimenti previsti, di 10 milioni di euro circa, li mettiamo per la riqualificazione del Padovani realizzando uno stadio permanente di rugby. Questo stadio nuovo, con le dovute attrezzature temporanee aggiuntive, potrà e dovrà essere utilizzato anche per la Fiorentina durante il cantiere dello stadio Franchi. Non si potevano fare i lavori al Franchi a pezzi e continuare a giocarci? Vero che l’Atalanta lo ha fatto, ma Cagliari e Bologna utilizzano impianti temporanei e, guarda caso, lo stadio temporaneo lo fanno proprio a fianco. Firenze segue il modello già deciso in altre città. Aggiungo che qui non si tratta di fare qualche intervento, perché a Bergamo non hanno rifatto tutto, ma si tratta di rifare tutto lo stadio. Teoricamente è possibile tenere insieme partite e cantieri, ma i lavori si prolungano e quindi andiamo oltre il 2026, che è il termine ultimo per la realizzazione del progetto. La Fiorentina chiede 14mila spettatori? Il Padovani può rispondere a questa esigenza. A Bologna e Cagliari gli stadi temporanei sono pagati dalle società di calcio, a Firenze paghiamo noi tutta la ristrutturazione del Padovani. Questo perché è uno stadio di rugby e rimarrà uno stadio di rugby. Tutto quello che possiamo fare, nel rispetto della legge, per supportare la Fiorentina lo facciamo. Sento di polemiche e scontri tra comune e società, non c’è nulla di questo. Ho grande rispetto di Commisso, l’ho sempre considerato una persona visionaria, di coraggio”.

STADIO DI PROPRIETA FIORENTINA. “C’era l’ipotesi della Mercafir, ma non voglio parlarne, non possiamo vivere di rimpianti. Abbiamo provato una strada, non è stato possibile, se ne prende un’altra. Se guardiamo in giro per l’Italia la situazione, rispetto a Firenze, è molto peggiore”.

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