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Mission (quasi) impossible: imprese e figuracce degli ultimi anni (VIDEO)

Una mission (quasi) impossible. La Fiorentina aspetta la Roma al Franchi, dopo il brutto ko di Crotone e le nuove critiche ricevute per atteggiamento e limiti qualitativi della rosa. I giallorossi, di contro, arrivano con il vento in poppa: il 3-0 al Chelsea di Conte la dice lunga sullo stato di forma della squadra di Di Francesco, che ha vinto le ultime tre sfide di Serie A per 1-0 e in stagione ha perso solo due volte (contro l’Inter colpendo tre legni, e di misura contro il Napoli) in 14 partite.

Difesa solida e attacco incisivo per la Roma, retroguarda da reinventare (anche per l’assenza di Laurini) e attacco non sempre positivo per la Fiorentina. Risultato scritto? Forse, anche se negli ultimi sono arrivate prestazioni e vittorie a sorpresa anche nei momenti più bui. Non è successo così nell’attuale stagione, però: 0-3 all’esordio a San Siro contro l’Inter (con moltissime attenuanti) e ko di misura a Torino contro la Juve, in partita fino alla fine anche in 10 contro 11.

L’anno scorso con Sousa arrivò l’inaspettata vittoria, 1-0, proprio contro la Roma al Franchi (rete di Badelj), e sempre al Franchi a dicembre il 3-3 con il Napoli (doppio Bernardeschi e Zarate, con rigore azzurro al ’94) e a gennaio il 2-1 alla Juve (gol di Kalinic e Badelj). Nel finale di campionato, poi, scoppiettante 5-4 in casa contro l’Inter di Pioli (doppiette Vecino e Babacar, rete di Astori) e successo 3-2 contro la Lazio (Babacar, Kalinic e autogol Lombardi). Di contro, però, anche qualche figuraccia contro le big: 2-4 a Milano contro l’Inter con tre gol presi in 19′, 1-3 a Roma contro la Lazio con primo tempo già sullo 0-2, 0-4 a Roma e 1-4 a Napoli, con poche attenuanti.

Al primo anno di Sousa, invece, si ricorderà il 2-0 all’esordio con il Milan (Ilicic-Alonso), quando in pochissimi ci credevano dopo un’estate molto turbolenta. Oppure il 4-1 a San Siro contro l’Inter (Ilicic e triplo Kalinic), ma anche le sconfitte con la Juve (1-3 e 1-2) e il pesante 1-4 dell’Olimpico contro la Roma.

Con Montella le pesanti sconfitte dell’Olimpico contro Lazio e Roma dell’ultimo anno (0-4 e 0-2), oppure a Napoli (0-3), ma anche i successi contro le milanesi al Franchi (3-0 contro l’Inter, Babacar-Cuadrado-Tomovic e 2-1 sul Milan con Gonzalo-Joaquin) e nella San Siro nerazzurra (1-0 Salah), ma anche all’Olimpico in Europa League (3-0 con Gonzalo, Alonso e Basanta). Nel 2013/2014 come dimenticare il 4-2 alla Juve con tris di Rossi e Joaquin, ma anche il 2-0 a Milano contro il Milan firmato Vargas-Borja Valero, di contro il brutto 0-2 in casa contro i rossoneri e soprattutto il ko in finale di Coppa Italia contro il Napoli.

L’anno prima, 2012/2013, oltre alle sconfitte contro Roma, Napoli e Juve, netto 3-1 viola nel San Siro rossonero con Aquilani, Borja Valero ed El Hamdaoui, e grande 4-1 al Franchi contro l’Inter con doppiette di Jovetic e Ljajic. Era la sfida de “Il pallone è quello giallo”: sembra effettivamente passata una vita, anche a livello di emozioni e di entusiasmo. Ora c’è una squadra tutta nuova, obiettivi diversi e situazione radicalmente cambiata. Eppure c’è voglia di non passare da vittime sacrificali. Specie al Franchi. Dove, nonostante tutto, negli ultimi anni qualche gioia contro le big è arrivata.

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