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Milenkovic: “Questo per me è il posto ideale. Europa? Pensiamo all’Atalanta. Fascia di Davide per noi troppo importante”

E’ un Milenkovic deciso, quello che parla di presente e futuro. Il ricordo finale non può che essere per Capitan Astori

Sulle pagine di Tuttosport leggiamo una lunga intervista a Nikola Milenkovic, difensore serbo della Fiorentina. Eccone alcuni passaggi principali:
Come si riparte dopo l’amara sconfitta con l’Inter? 
«Con la consapevolezza in tutti noi di aver fatto una grande partita che non meritavamo di perdere. Ora però c’è solo testa all’Atalanta». 
Comunque la rabbia dei suoi dirigenti e dei tifosi per la direzione di Mazzoleni non sembra sbollita… 
«Non voglio commentare quell’arbitraggio, ha parlato la società e tanto basta. Purtroppo abbiamo fatto un errore e lo abbiamo pagato. Ma non si è certo vista la differenza di valori tra noi e l’Inter. Noi siamo una squadra che gioca sempre per vincere».
Insomma il ko di Milano non ha intaccato la sua fiducia? 
«Assolutamente. Siamo una squadra giovane ma già solida, che sa lottare e divertire. E con ampi margini di crescita. Pioli è un grande allenatore, ci sta insegnando a difendere e attaccare al meglio».
Senza troppi giri di parole: l’obiettivo è l’Europa?
«Presto per parlarne ma visto che l’anno scorso ci siamo andati vicini… Intanto pensiamo a fermare l’Atalanta che è sempre dura da affrontare. Al solito sarà una battaglia».
(…)
La sua società ha rifiutato in estate 40 milioni per lei dall’Atletico. E pure Juve, Inter e City la stanno seguendo. Come ci si sente a soli 21 anni già uomo mercato? 
«Fa piacere ma resto sereno e non ci penso. Sono un ragazzo coi piedi per terra, credo nella professionalità e penso solo a imparare e migliorare ogni giorno di più, contento di vestire la maglia viola».


Ogni calciatore però ambisce a lottare per i massimi traguardi. Vale anche per lei?

«La Fiorentina è l’ideale per qualsiasi giocatore per crescere: sono molto soddisfatto della scelta».

Tanto da essere pronto ad allungare il contratto in scadenza nel 2022 se i dirigenti viola glielo proporranno?
«Ne possiamo parlare».

Cosa le ha lasciato capitan Astori?
«Basta dire che quando sono arrivato qui, un anno fa, mi ha fatto subito sentire a casa, mi ha sempre aiutato. Qui nessuno lo dimenticherà mai. E’ stato poi importante lottare per portare sempre in campo la fascia dedicata a Davide. Perché quella è più di una semplice fascia, per noi è un simbolo».

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