Il summit con Montella e Barone e gli input di Commisso: tra i paletti del Fair Play Finanziario e una buona disponibilità sul mercato.
Daniele Pradè è già a Milano, sede del mercato, e sta iniziando il suo lavoro. Tre giorni fa a Roma, insieme a Vincenzo Montella e a Joe Barone c’è stata la prima riunione operativa in cui sono stati fatti i primi nomi di mercato. Se da Montella sono arrivate richieste precise, i due dirigenti si sono confrontati anche su aspetti economici. Per muoversi in autonomia, il dirigente viola ha ricevuto gli input di Commisso (il desiderio di trattenere Chiesa) e sulle risorse da investire per l’acquisto di nuovi giocatori. Parlare di una cifra precisa che è stata stanziata sarebbe un errore, la liquidità a disposizione di Pradè dipenderà da più fattori. Così scrive il Corriere Fiorentino.
FAIR PLAY FINANZIARIO. Prima di tutto dal Fair Play Finanziario. La Fiorentina è fuori dalle competizioni europee, quindi dal monitoraggio costante degli organi di controllo. I conti della società sono in perfetto equilibrio. Solitamente la Uefa è più permissiva con i nuovi arrivati. Di norma, secondo le direttive, ogni società non può impegnarsi sul mercato per una cifra superiore al proprio fatturato. Nel 2018 la Fiorentina ha ricavato circa 110 milioni, indicativamente è questa la soglia massima a cui la dirigenza potrebbe fare riferimento. Con una dovuta precisazione: esporsi economicamente, potrebbe comportare sacrifici in futuro. Un esempio: le cessioni obbligate della Roma che, per sottostare al regime finanziario, ha dovuto vendere Salah e Nainggolan.
CESSIONI. Pradè si ritroverà un portafoglio con buone disponibilità, tutto ciò che incasserà dalle cessioni potrà essere riutilizzato per altre operazioni. I calciatori in esubero sono tanti, anche da qui si potranno raggranellare milioni utili. Poi ci sono anche casi di vendite che frutteranno cifre significative. Jordan Veretout è vicino al Milan, la Fiorentina conta di rientrare di oltre venti milioni da questa operazione. Altre risorse arriveranno da altre cessioni di giocatori che nella gestione Pioli erano titolari.

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Redazione LaViola.it