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Manuale d’Italiano: Viola da applausi. Gran lavoro del tecnico più brillante della stagione

Italiano

Dentro il lavoro profondo di Vincenzo Italiano. Il tecnico ha trasformato la Fiorentina. Numeri e lavoro che hanno ribaltato la realtà viola

Si sofferma sul lavoro di Vincenzo Italiano il Corriere Dello Sport.  Nove giocatori su undici che hanno vinto a Napoli c’erano già nel campionato scorso, finito con una triste salvezza. Il tecnico viola, arrivato a Firenze dopo la traumatica rottura con Gattuso, sta facendo la differenza. A Firenze si giocava molto, era il passaggio in una nuova dimensione. Nella stagione dei grandi cambiamenti in panchina (Allegri, Sarri, Spalletti, Inzaghi, Mourinho) aveva un compito difficile, doveva cambiare la mentalità di una squadra involuta e alla fine, mettendo sul piatto gioco e risultati, non sbagliamo a dire che ha fatto meglio degli altri allenatori alla prima stagione sulla nuova panchina.

Sono 23 i punti in più per la Fiorentina di Italiano rispetto alla stessa Fiorentina dell’anno scorso, un cambiamento epocale. Dopo i viola la squadra che ha avuto il maggior incremento è il Torino di Juric con +7. La differenza-reti è passata dal -13 di un anno fa al +12 di quest’anno. E’ stato sorprendente il modo quasi fulmineo (qualche settimana di ritiro estivo) con cui l’allenatore è entrato nella testa della squadra e l’ha trasformata. Non solo nel modulo (spazzata via la difesa a tre), ma anche e soprattutto nella mentalità.  Ha cancellato dal vocabolario viola termini come “gestione”, “gioco rallentato”, “difesa bassa” e li ha sostituiti con “aggressività”, “verticalizzazione”, “difesa alta”.

Il legame tifo-squadra è sempre più forte, il gioco appassiona e i risultati fanno il resto. Non a caso la Fiorentina ha un’incredibile media-punti interna, al Franchi ha fatto 32 punti in 15 partite, a una media di 2,13 a gara, con 33 gol segnati e 16 subiti. Solo l’Inter ha fatto meglio sul suo campo con una media di 2,25.

Diciotto marcatori diversi, solo l’Atalanta ha portato così tanti giocatori a segno. Anche questo è un aspetto del lavoro di Italiano: vuole spingere tutti in attacco, vuole i gol di tutti, ora più che mai. A Napoli si sono sbloccati anche gli esterni, con Ikoné e Gonzalez andati a segno, oltre a Cabral, su cui Italiano ha lavorato a lungo. Anche Amrabat al posto di Torreira ha dato segnali incoraggianti, mentre la media punti del post Vlahovic è addirittura migliorata: nelle 22 giornate col serbo la Fiorentina ha raggiunto una media di 1,63 punti a partita, nelle 9 giornate senza il bomber serbo la media-punti si è alzata a 1,89.

Italiano ha recuperato e rilanciato quasi tutti gli elementi della rosa, molti dei quali erano finiti ai margini o in prestito, bollati come non adatti. Adesso manca la ciliegina, con la corsa all’Europa e la semifinale di Coppa Italia contro la Juve che sono ancora a portata di mano.

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