È davvero solo la difesa il problema? 19 tiri, 14 in porta con la Samp. Ma i gol non arrivano

Mentre tutti gli occhi della critica sono rivolti alla fase difensiva della Fiorentina, c’è anche un altro dato sul quale riflettere:

Con la Sampdoria la squadra di Pioli ha creato una valanga di occasioni da rete. Segnando però solamente una volta. “Anche davanti dobbiamo migliorare, abbiamo sbagliato alcune occasioni nelle quali c’era solo da spingere in porta il pallone”, ha detto il tecnico gigliato dopo il secondo ko in due gare di questo campionato. Certo se alla prima occasione che subisci sbagli tutto e vai sotto, prendendo il raddoppio un minuto dopo grazie ancora ad uno svarione difensivo, le cose si fanno più difficili. Ma anche sbagliare occasioni su occasioni può diventare un problema. E non di poco conto quando la difesa comunque quella è, e quella pare essere destinata a rimanere.

In questa sosta Pioli avrà molto da valutare. Simeone in due partite ha avuto pochissimi palloni giocabili a disposizione. E se Corvino ha ancora qualche ora per decidere se e dove intervenire ancora sul mercato in entrata, anche se dai segnali che filtrano dalla società viola innesti di livello non ne sono previsti, il tecnico della Fiorentina dovrà sicuramente capire se e come migliorare anche la fase offensiva. Troppo solo il Cholito nel primo tempo a Milano, ed anche ieri nella prima parte di gara con la Sampdoria. Troppo fine a se stesso Gil Dias in entrambe le gare, Chiesa ancora non è in condizione, Benassi in quella zona del campo è un pesce fuor d’acqua, ed Eysseric si è fatto male. Saponara, però, rientrerà. Qualche accorgimento tattico potrebbe iniziare ad esser preso dallo stesso Pioli. Perché se è vero che dietro la Fiorentina concede troppo, e spesso viene castigata, è anche vero che là davanti non può permettersi di mettere a referto un solo gol in due partite a fronte di 5 subite. Babacar, quantomeno, ha dimostrato di aver avuto un ottimo impatto in entrambi gli ingressi. Soluzione cercasi. Rebus da sciogliere per Pioli, già chiamato a dover raddrizzare un avvio di stagione da incubo.