I due si conoscono bene, Nico si sentì con l’interista prima di venire a Firenze. Sfida nella sfida a San Siro sabato
Inter-Fiorentina vale un pezzetto di scudetto, se inquadri la partita dall’angolazione nerazzurra; e vale un passo importante verso l’Europa, leggendo la sfida in chiave viola. Niente mezze misure. Italiano e Inzaghi sanno che la loro stagione può prendere una piega definitiva proprio dopo questi 90 minuti. Sfida nella sfida è quella tra Lautaro e Nico, il duello del gol, della ’garra’ sudamericana, di quel tango in cui i due attaccanti cercheranno di trascinare le loro squadre, scrive La Nazione.
AMICI-AVVERSARI. Ci sarà tanta Argentina in campo. Argentina sorridente, battagliera, grintosa, ambiziosa: proprio come lo sono i due nemici-amici che sabato sera, a San Siro, prima si daranno la mano, si strizzeranno l’occhio e poi… Poi, entrambi cercheranno di far capire all’altro che a vincere è sempre e comunque il migliore. Lautaro Martinez da una parte e Nico Gonzalez dall’altra, chissà quante volte hanno giocato, a modo loro, l’incrocio che prenderà vita a San Siro. Lautaro è una macchina da gol e da propensioni offensive decisive per la squadra di Inzaghi, Nico rappresenta il valore aggiunto in una Fiorentina che ormai priva di Vlahovic è alla ricerca di un protagonista della manovra offensiva che sappia segnare ed entusiasmare. Amici lo sono davvero Martinez e Gonzalez: «Quando dovevo scegliere se venire in Italia, a Firenze – ha ricordato Nico al suo arrivo – chiamai Lautaro e Dybala….». E se Gonzalez è viola lo si deve anche e soprattutto a Burdisso, altro argentino: «Mi voleva già nel Boca Juniors quando Burdisso lavorava per loro…». Preso per 25 milioni, la valutazione è rimasta la stessa. Lautaro invece ne vale 70.
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Redazione LaViola.it