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L’angolo di Catto – Guai a sottovalutare la duttilità tattica di Sabiri

Sabiri

Alessandro Catto spiega perché Sabiri sarebbe un rinforzo azzeccato e utilissimo per il mercato di gennaio

Il mercato di gennaio segue due verbi e una caratteristica: tra i primi citiamo il riparare e il puntellare. Tra le caratteristiche ne inserisco una essenziale in tempi di magra e con le scarne opportunità concesse dalla finestra invernale: la duttilità. Abdelhamid Sabiri, al di là delle opinioni personali sulle sue qualità è un giocatore che per la Viola incarnerebbe tutti e tre questi aspetti.

Le grandi necessità a mio avviso sono due, un centravanti performante e un regista di qualità, ma sono ruoli che pensare di risolvere con il mercato di gennaio è, oltre che pretenzioso, grandemente rischioso. Chi ha profili forti se li tiene a meno di clamorose offerte, facendo rimanere sul mercato giocatori di secondo piano e spesso non risolventi in ruoli così importanti. La questione degli esterni alti è tutta relativa alla situazione infortuni e recuperi: con Nico e Sottil a regime una batteria capace di contare anche sui vari Kouamé, Saponara e Ikoné sarebbe più che sufficiente. Va però valutata la loro situazione e la capacità di rientro, considerando gli importanti impegni a cavallo tra gennaio e febbraio. Variabile la situazione mezzali, abbondanti ma coi profili di Benassi e Zurkowski probabilmente in uscita, Maleh da valutare, il ritorno di Castrovilli da monitorare e varie eventualità in vista di giugno.

 

Sabiri, dal canto suo, è un giocatore che nella Fiorentina di Italiano potrebbe ricoprire addirittura quattro ruoli. L‘esterno alto nel 4-2-3-1 ma anche nel 4-3-3, con grande facoltà di accentramento e conclusione, cose di cui avremmo terribilmente bisogno. La mezzala nel 4-3-3, con licenza di sganciamento, da provare sia a partita in corso per spaccare la gara sia in rotazione coi vari Bonaventura, Barak e Castrovilli. Il trequartista nel 4-2-3-1, forse il ruolo principe. Addirittura la punta, perché per fisicità, feeling con la porta, senso del gol e capacità nella conclusione è un giocatore che Italiano potrebbe assolutamente provare come punta di riferimento qualora la situazione di Cabral e Jovic dovesse ulteriormente complicarsi, nonché come falso nueve.

Prendere Sabiri nel mercato di gennaio equivarrebbe inoltre al portarsi a casa un giocatore a prezzi contenuti, poiché una decina di milioni tra varie operazioni in uscita dovrebbero saltare fuori senza problemi. Un giocatore duttile capace di rientrare in tantissime rotazioni e, complici le probabili cessioni invernali ed estive, capace di rientrare agilmente nella rosa senza divenire un surplus o un impedimento per operazioni più importanti in estate. Significherebbe portare a Firenze un interprete sì volubile, ma che se ben mentalizzato e indirizzato dal mister saprebbe far innamorare la piazza e apportare caratteristiche di cui la Viola ha bisogno, quali la qualità, la visione sulla porta con la capacità e la personalità per concludere da lontano e da vicino, la capacità di saltare l’uomo e anche l’esperienza internazionale. 

Tra i vari nomi fatti, quindi, quello di Sabiri è tra i più funzionali e accettabili sia per le attuali esigenze, sia per la sostenibilità economica, tattica e numerica nella rosa attuale e futura della Fiorentina.

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