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La voglia di Champions, il Mondiale mancato e l’ultima da titolare a settembre: Brekalo cerca il rilancio

Brekalo

Aveva salutato il Torino con l’ambizione di giocare in Champions, poi aveva provato a tornare ma senza esito. Tanti mesi senza giocare e ora gli allenamenti con i giovani: deve rilanciarsi

Classe ’98, compirà 25 anni il prossimo giugno. Quando scadrà anche il suo contratto con il Wolfsburg. Ecco perché Josip Brekalo ‘fa gola’ ora a tante squadre. Fiorentina compresa. Un giocatore di talento, senza dubbio, ma da rilanciare. Perché l’ultima gara da titolare l’ha giocata il 18 settembre, 78′ contro l’Union Berlino. Poi i 9′ finali contro il Bochum il 29 ottobre. Stop. Sette presenze totali tra campionato e coppa, 2 assist, appena 313′ minuti totali. È il bilancio magrissimo di chi sperava di fare il salto in alto dopo la stagione positiva al Torino.

L’AMBIZIONE E IL MONDIALE MANCATO. “Josip preferiva non essere riscattato, ambisce a giocare in Champions. Il Torino si è comportato in modo trasparente e corretto. Per Josip non era un problema di soldi, ma solo di ambizioni prettamente sportive”, disse l’agente Andy Bara a Tuttosport a maggio. “I suoi dubbi erano di natura esclusivamente sportiva, legati al fatto che il Torino non giocherà le coppe europee il prossimo anno. E lui sogna grandi palcoscenici per continuare a venir convocato dalla Croazia in vista dei Mondiali. Josip ora spera di venir ingaggiato da un club che disputi la Champions o una delle altre due competizioni internazionali”. Attese disilluse, però, perché il mercato non ha riservato l’estate scorsa queste opportunità al croato, rimasto in Germania senza le coppe. E senza Mondiale, visto che da settembre in poi non è stato più convocato in Nazionale, saltando così l’esperienza in Qatar che ha visto i suoi compagni arrivare al 3° posto.

LA SERIE A. Una delusione grande, senza dubbio, per uno che aveva giocato quasi sempre nei precedenti quattro anni con la Nazionale. “Brekalo voleva tornare al Torino”, rivelò ad inizio settembre il ds granata Vagnati. “Ha fatto di tutto per tornare al Torino ma non era giusto prenderlo. Visto che a giugno volevamo riscattarlo e investire su di lui mentre il ragazzo la pensava in maniera diversa”. Insomma, Brekalo aveva provato a tornare sui propri passi, magari anche in ottica Mondiale, ma ha trovato la strada chiusa. Una strada, quella della Serie A, che potrebbe riaprirsi ora dopo sei mesi complicati. Ci ha pensato a lungo il Monza, prima ancora il Bologna, così come la Salernitana. Ma la Fiorentina starebbe spingendo forte visti i problemi offensivi, con l’assistenza anche di chi cura gli interessi di Brekalo, visto che i suoi agenti sono gli stessi di Ikonè.

DA RILANCIARE. Un giocatore, Brekalo, che sarebbe però da rilanciare. Soprattutto a livello fisico, visto che da quattro mesi non gioca una partita (quasi) per intero e, dopo la sosta della Bundesliga, si sta allenando con i giovani del Wolfsburg e non in prima squadra. “Il giocatore era malato e ha bisogno di tempo per recuperare. Sarebbe bello se lavorasse sui suoi deficit”, ha commentato l’amministratore delegato del Wolfsburg, Jörg Schmadtke, nei giorni scorsi, dopo la richiesta del giocatore di allenarsi in Croazia. Insomma, con il calendario che corre veloce per la Fiorentina, con i Quarti di finale di Coppa Italia in programma tra 12 giorni (proprio contro il Torino) e il playoff di Conference contro il Braga il 16 e il 23 febbraio (oltre al campionato, ovviamente), non proprio una situazione ideale, visto che verosimilmente ci vorrebbe qualche settimana di lavoro per riportare in condizione il giocatore.

GOL E QUALITA’. Poi sulle qualità di Brekalo poche discussioni. Ha rapidità, guizzo, può giocare sia esterno che trequartista/seconda punta. Al Torino si è visto cosa può fare: 7 gol, 2 assist e giocate importanti. Due reti le fece anche alla Fiorentina, in quel 4-0 del gennaio scorso. Sette gol e 3 assist li fece anche l’anno prima, con il Wolfsburg, quando portò i suoi al 4° posto in Bundesliga. Sette gol e 7 assist nel 2019/2020 (tra cui 3 centri e 3 assist in Europa League), 3 gol e 4 assist nel 2018/2019, 5 gol e 1 assist nel 2017/2018. Tutto sempre senza rigori. Insomma, ha gol e giocate decisive nelle gambe. Il Wolfsburg lo pagò 10 milioni da ragazzino, nel 2016, per prenderlo dalla Dinamo Zagabria. Ora si libererà quasi a zero.

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