La rabbia di Commisso: venti minuti di sfogo per togliersi macigni dalle scarpe

Il presidente dagli Usa: «Io, amareggiato e deluso: non sono più disposto a tollerare certi attacchi»

Offeso e amareggiato, con vere e proprie incursioni nella delusione pura, Rocco Commisso è tornato a parlare da New York affidandosi ai canali social della Fiorentina. E attraverso un intervento-sfogo lungo 20 minuti e sette secondi, compresi i ringraziamenti a «chi ha capito che l’operazione Vlahovic è stata fatta per il bene del club», si è tolto sassolini, sassoloni e qualche macigno per rispondere a chi lo ha attaccato con cattiveria, o non difeso dopo lo striscione esposto sul Ponte Vecchio (messaggio, quest’ultimo, rivolto ai politici).

Con una premessa di fondo: «Ci sono rimasto malissimo, devo fermarmi a riflettere». Il che può voler dire molto, oppure poco perché l’intervista si è chiusa con un «forza viola», ma di certo il tono generale è stato duro e schietto, con sfumature affilatissime, scrive questa mattina La Nazione.