Gruppo unito e compatto. Nessuno scossone su Pioli e Pradè. Ma con Rapid e Bologna servono due vittorie ai viola
Tutti al Viola Park, dunque. Con tanto di pranzo (al quale hanno partecipato anche i dirigenti viola), la Fiorentina ha provato a ritrovarsi. A mettersi obiettivi morali e reali, a promettersi che questa settimana – fra Conference a Vienna e Bologna al Franchi – dovrà essere la settimana della ripartenza. Del risveglio e del rilancio, scrive La Nazione. Il confronto di ieri è servito a ribadire che il gruppo (società, allenatore e giocatori) è comunque compatto. Che ognuno è consapevole di avere responsabilità di una situazione complicata, ma che allo stesso tempo squadra e società sono in grado e hanno i mezzi per reagire e rimettere la Fiorentina nella direzione giusta.
DUE VITTORIE. Dunque, i viola puntano tutto (e sono convinti di far bene) contro il Rapid e soprattutto contro il Bologna di Italiano e questo, senza dubbio, oltre a frenare l’emorragia iniziata con il via al campionato, aiuterà la società a non programmare momenti di riflessione sul da farsi in caso di nuovi scivoloni e quindi di una classifica che si farebbe seriamente preoccupante in chiave retrocessione. Pradè è stato chiaro: «Se c’è una persona, la persona giusta, che può portarci fuori da questa situazione, questa è persona è Stefano». Traduzione, la fiducia in Pioli non è minimamente intaccata, anche se adesso la squadra deve portare a casa i punti e i risultati che valgono una scossa in positivo. La posizione di Pioli, così, risulta stabile e quella di Pradè? Al momento non ci sono scenari che possano portare a strappi di qualsiasi natura (dimissioni o allontanamento). Poi, oltre alle sentenze del campo, toccherà a Commisso dagli States, attraverso il suo uomo di fiducia in viola, Ferrari mettere a fuoco il futuro migliore della squadra.
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Redazione LaViola.it