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La Nazione – Franchi, cantieri a rilento. Chiesto un mutuo di 5,4 milioni

Non ci sono accelerate sul restyling dello stadio Artemio Franchi, anzi. Chiesto un mutuo di 5,4 milioni per altri lavori

Si sofferma sui lavori allo stadio Franchi La Nazione. Il cantiere si muove sì… ma non proprio al ritmo che vorrebbero i tifosi della Fiorentina. In estate Palazzo Vecchio ha approvato la nuova variante al progetto di riqualificazione che ricalibra i cantieri in modo da rendere compatibili i lavori con le partite della Fiorentina. Ma del cronoprogramma dettagliato con tempi, scadenze e vari step, atteso per la fine di settembre, ancora non c’è traccia. Da Palazzo Vecchio filtra la volontà di condividere il cronoprogramma con la Fiorentina che anzi avrebbe già visionato alcune parti. Intanto però cresce il malumore dei tifosi, per i quali la pazienza è finita. Un concetto ribadito dal ds Pradè: «Siamo partiti con tre partite fuori casa e abbiamo uno stadio in condizioni pietose». Il cantiere comunque va avanti. Come si apprende da Palazzo Vecchio, al momento sono in corso di esecuzione i setti in calcestruzzo armato in elevazione di sostegno della nuova curva Fiesole e prosegue il restauro del calcestruzzo dei telai nerviani. È in via di completamento il restauro della Torre di Maratona e sono in corso le opere di demolizione della vecchia palestra per far spazio ai nuovi locali interrati. I gradoni e le strutture metalliche correlate sono invece in fase di realizzazione in stabilimento.

PRESTITO. Da Palazzo Vecchio fanno sapere che per la nuova copertura Nord è previsto l’abbattimento di 9 alberi, che saranno reintegrati, e il trapianto di 2 più piccoli. Gli ultimi atti del Comune in tema stadio riguardano i finanziamenti. In un provvedimento di fine settembre Palazzo Vecchio ha chiesto all’istituto per il credito sportivo e culturale un mutuo di 5,4 milioni di euro per il finanziamento della variante al progetto esecutivo. Per ottenere il contributo (sarà erogato in un’unica soluzione al 31 dicembre 2025), il Comune lo scorso 22 settembre ha chiesto al Coni un parere favorevole in linea tecnico-sportiva. In un altro provvedimento, datato primo ottobre, si fa riferimento a un prestito flessibile di 3,3 milioni di euro con Cassa Depositi e Prestiti «per finanziamento di quota parte della variante del progetto esecutivo dell’intervento». Cifre comunque già messe a bilancio e previste nel quadro economico. Il presupposto per attivare i mutui è stato l’approvazione della variante al progetto esecutivo del primo stralcio. La cifra totale dunque non cambia: 151 milioni di euro, 151 milioni di motivi per correre con i lavori.

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