La Fiorentina convive con questo problema da quando è partito il centravanti serbo. E quest’anno le cose sembrano addirittura peggiorate
Incredibile ma vero: siamo ancora a parlare dei problemi sotto porta della Fiorentina. Persino contro il modesto Riga. Anzi, proprio per la bassa caratura dell’avversario il campanello d’allarme suona più che mai rumoroso. Un problema che non nasce da questo inizio di stagione, ma dalla seconda parte della scorsa. Ovvero, dall’addio di Dusan Vlahovic in poi. La pesante eredità dell’attaccante serbo si è rivelata essere addirittura più ardua del previsto da raccogliere.
Fino ad oggi, sia i sostituti di ruolo che il resto dell’organico non si sono minimamente dimostrati in grado di sopperire alla mancanza dei gol di Vlahovic. La scorsa stagione, tuttavia, pur vedendo crollare la propria media gol a partita la Fiorentina è riuscita a cavarsela. Quest’anno le cose sembrano ancor più complicate. Sette gol in otto partite sono un bottino davvero magro per una squadra che punta a confermarsi nelle posizioni d’élite del campionato italiano.
Come si diceva, il problema del gol nasce dal girone di ritorno della scorsa stagione. Se andiamo a vedere chi sono stati i calciatori più prolifici sotto porta nella Fiorentina 2021-22, esclusi i 20 gol di Vlahovic, troviamo Gonzalez (8), Piatek (6), Biraghi e Torreira (entrambi a 5).
L’assenza di Nico pesa tantissimo nelle sorti offensive della Fiorentina, ci auguriamo che risolva i suoi problemi al tallone e di rivederlo in campo già col Bologna. Tolto Biraghi, che difficilmente ripeterà quei numeri in quanto a gol, gli altri due calciatori non sono più a Firenze. Insomma, la Fiorentina ha perso tanti dei migliori realizzatori della scorsa stagione. E i sostituti arrivati dal mercato finora non stanno convincendo.
O meglio, Barak ha appena trovato il suo primo gol in maglia viola ed è stato acquistato proprio per i suoi buoni numeri sotto porta, ma il ceco non potrà certo ‘tirare la baracca’ da solo. Sono gli attaccanti a deludere. Cabral e Jovic sono fermi a una rete a testa e stanno faticando anche sotto l’aspetto del rendimento. Dagli esterni sono arrivati altrettanti due gol, firmati proprio Gonzalez e Kouame. Troppo poco.
Spetta a Italiano cercare di risolvere la sterilità offensiva della Fiorentina. Magari sperimentando qualche soluzione alternativa, come quando indicò al vertice basso Torreira di inserirsi in area di rigore. Di certo, visto l’attuale rendimento del parco attaccanti a disposizione, non è stato messo nelle condizioni più agevoli per ritrovare una squadra produttiva in zona gol.
Di
Marco Zanini