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Italiano pensa alla Juve e fa ancora turnover. Ma la scelta (stavolta) non paga

Italiano

Fiorentina in sofferenza senza alcuni punti fermi, a tratti la solita Viola ma arriva una sconfitta che fa male. Bene però Ikoné e Cabral

In tutto fanno 30, come le formazioni diverse schierate da Italiano in altrettante gare, ulteriore conferma di una ruota che gira e che può chiamare in causa tutti. L’intercambiabilità dei singoli in casa viola è certamente uno dei punti di forza del gruppo che Italiano ha costruito partita dopo partita, ma probabilmente è anche un aspetto in più da considerare lungo il difficile percorso della continuità. Così scrive il Corriere Fiorentino.

TESTA ALLA JUVE. Italiano ha escluso a Reggio Emilia alcuni punti fermi come Torreira e Gonzalez, risparmiati nell’ottica della sfida alla Juventus. Anche se alla vigilia il tecnico aveva totalmente escluso il rischio di una condizione mentale già rivolta ai bianconeri: è stato pur sempre il segnale di una gestione delle energie che Italiano ha voluto tenere di conto, forte di un’impostazione di gioco (e di un’identità) che fino a oggi è sempre e comunque emersa a prescindere dagli interpreti. E in effetti a larghi tratti si è vista una Fiorentina che dal centrocampo in su ha creato più di un problema agli avversari, a cominciare da Ikonè.

SENZA I PUNTI FERMI. Con Italiano che può essere soddisfatto anche dai subentrati, come Saponara e Cabral. Di certo però, il risultato finale non può che lasciare l’amaro in bocca. Niente che possa interrompere i sogni di rincorsa europea in casa viola, tanto più alla luce della gara da recuperare con l’Udinese, ma pur sempre un segnale di tenuta in un momento decisivo della stagione: senza alcuni punti fermi la Fiorentina soffre.

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