Italiano: "Il vantaggio non ci deve condizionare. Nzola recuperato mentalmente, Castrovilli..."
Le parole del tecnico della Fiorentina in conferenza stampa alla vigilia della sfida di ritorno contro il Club Brugge
Parla così Vincenzo Italiano dalla sala stampa di Bruges prima del ritorno delle semifinali di Conference: "Cercare di metterli in difficoltà come all'andata, giocare con personalità. All'andata abbiamo fatto una gran partita, bisogna evitare cali di attenzione.
Il gol di vantaggio lo volevamo, ma non ci dobbiamo fare condizionare. Massima attenzione, essere concreti come abbiamo fatto spesso in Europa e giocare come sappiamo". DENTRO O FUORI. "Queste sono partite in cui gli episodi condizionano davvero tanto.
Vedi l'espulsione a Bergamo, dove non eravamo neanche partiti male, né stavamo facendo una brutta gara. Poi con l'inferiorità tutto cambia. Bisogna cercare di portare da parte nostra gli episodi, non fare errori che possano dare vantaggi agli avversari.
È una partita di calcio, sì fondamentale per il nostro cammino, ma non puoi abbandonare certezze e principi che ci hanno permesso di arrivare fin qui. Bisogna mettere sempre più attenzione, senza cali di attenzione e sbavature.
Sono convinto che faremo la nostra partita". PERCORSO EUROPEO. "Non pensando alla partita di domani, il percorso della Fiorentina è stato fin qui positivo, arrivare in semifinale per un altro anno, a 90' dalla finale. Arrivare a giocarci a maggio un altro trofeo è un qualcosa di straordinario, questa competizione ci ha visto per due anni protagonisti.
Con prestazioni strepitose, con emozioni fantastiche regalate ai nostri tifosi. Vogliamo viverle anche domani e aggiungere un'altra partita. Ma il percorso in Europa anche quest'anno ha dato belle soddisfazioni". UN ALTRO BRUGGE.
"Quello che può avere in testa l'avversario non si può mai sapere, ma è in svantaggio e giocando in casa, con i tifosi che preparano la coreografia, sarà una squadra che vorrà mettere a posto il risultato e arrivare in fondo come vogliamo fare noi.
Dobbiamo sempre cercare di mantenere la nostra identità, venire qui e fare quello che ci ha permesso di metterli in grossa difficoltà. Se non avessimo avuto quei minuti di sbandamento, poteva esserci un risultato diverso. Ma in Europa quando si alza il ritmo, bisogna farsi trovare pronti.
Non possiamo sbagliare dal punto di vista dell'attenzione". CASTROVILLI OUT DALLA LISTA UEFA. "Dovrei ripensare a quello che accadde in quei giorni. Si è trovato spazio nella lista in campionato, non mi ricordo come mai non si riuscì a farlo in Europa.
Ma se c'è da spendere parole su Gaetano le spendo volentieri, sta dimostrando di essere un ragazzo serio, ha giocato da trequartista, esterno. Quando verrà recuperato al 100% tornerà ad essere quello che conoscevamo. Dispiace aver perso ora Sottil, come avvenne nel primo anno.
Quest'anno sono successe di tutti i colori, tra pali, rigori sbagliati, infortuni. Ma abbiamo sempre trovato soluzioni e le troveremo anche in questo rush finale". MOMENTO PERSONALE. "Sotto l'aspetto individuale non sto pensando a qualcosa di diverso che arrivare all'ennesima finale insieme ai ragazzi.
Conta quello. Poi dei traguardi individuali non mi sono mai occupato, non mi interessano. L'importante è riuscire a coronare questo sogno che abbiamo tutti, dobbiamo farlo in maniera collettiva. Sono due anni di esperienza in Europa.
Quando sono arrivato a Firenze, me lo ricordano anche i ragazzi della Fiesole, volevo coronare il mio sogno di giocare in Europa. Lo abbiamo fatto, 17 partite lo scorso anno, 13 quest'anno. 30 gare in una competizione che sarà sempre più entusiasmante.
Due anni in cui il bagaglio per tutti è cresciuto, sono rimasto stupito per l'esperienza europea, bello veramente. Sono contento di averla affrontata con questi ragazzi perché ogni partita per noi è vita o morte. Ho avuto la possibilità di essere allenatore della Fiorentina, della Viola, che quando la incontravo da giocatore era sempre appassionante.
Ora sono allenatore, ci sono stati momenti positivi e negativi, i tifosi ti spronano sempre a migliorare, a non mollare mai. Io ho sempre dato il massimo, ho messo il cuore in tutte le partite. Mi auguro di aggiungere l'ultima di un percorso europeo che è importantissima.
Il percorso per me è positivo, per quello che abbiamo ottenuto, le emozioni che abbiamo fatto vivere ai nostri tifosi. Il fatto di essere allenatore della Fiorentina è per me un privilegio esagerato". TIPO DI GARA. "Abbiamo studiato il Brugge all'andata, cosa propone quando ha la palla, come difende, come riparte.
Credo che proporrà lo stesso sviluppo del gioco, le stesse idee, ma alzando i ritmi per cercare di metterci in difficoltà. Penso che dovrà rischiare qualcosa, e lì dovremo essere bravi. Proveranno a portare qualche uomo in più nella nostra metà campo, e noi dovremo riuscire a venir fuori dalla pressione e far male.
Sono partite che possono essere decise da una giocata individuale, da un episodio. Non bisogna avere cali di tensione, è una semifinale e la prossima ti porta a giocarti un trofeo". NZOLA. "Quando Nzola è entrato giovedì scorso, al primo pallone messo giù, ha dimostrato un altro spirito, un'altra voglia.
Confermo le impressioni avute da tutti. Ma anche a Verona ha fatto bene secondo me, su quell'ultimo pallone poteva regalarci anche il pareggio se faceva scendere un po' di più quel pallone, ne ho parlato anche con lui. È recuperato dal punto di vista mentale, fisicamente se sta bene può darci tanto là davanti.
Sono tutte partite importanti, avere a disposizione lui a livello mentale può darci tanto. Quel gol è stato pesante, la sua presenza può aggiungere qualcosa in questo finale di stagione".



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