Le responsabilità dell’allenatore viola nella disastrosa trasferta di Torino. Ora Vincenzo ha il compito di risvegliare la squadra
C’è chi, vedi Antonio Conte proprio dopo gli schiaffi presi a Firenze nello storico 4-2 dell’ottobre 2013, o Carletto Ancelotti, fino a Massimiliano Allegri, sulle sconfitte più crude e sorprendenti, ha costruito scudetti, vittorie in Europa. E reazioni ad altissimo tasso spettacolare. E vincente. Esempi e precedenti che meritano di essere accostati a quello che sarà il lavoro di Vincenzo Italiano dopo la notte horror di Torino. Scrive La Nazione.
Il discorso è semplice: tocca a lui, all’allenatore, raddrizzare squadra e strada. Che contro i granata è andata giù soprattutto per una questione di testa. Il dopo-Torino, insomma, sarà una sorta di esame di maturità per l’allenatore. Allenatore che ha saputo costruire un gruppo eccellente. Che ha costruito e rilanciato una Fiorentina capace di chiudere con un passato (recente) da dimenticare. Allenatore preparato come pochi e con una strada da leader della panchina praticamente segnata.
Ecco dunque, che il tonfo di Torino dovrà far tirare fuori a Italiano tutta l’energia, il carisma, la personalità e il carattere che un allenatore che davvero può seguire la scia dei big italiani e non solo, deve mettere in campo. Per trasformare la tappa più brutta di un’avventura nella scintilla indispensabile per riaccendere il motore buono della squadra.

Di
Redazione LaViola.it