Italiano e il riferimento a Platini per Ikoné. Prandelli lo usò per... Kokorin

Non è semplice inserire in corsa giocatori che vengono da altri campionati, ma ovviamente il francese è un altro giocatore rispetto al russo

Questione di meccanismi. Non è immediato sostituire l’attaccante di riferimento con un nuovo acquisto a metà della stagione. Lo sa bene Italiano, alle prese con una corsa contro il tempo per adattare i nuovi arrivati Cabral, Piatek e Ikonè al tridente offensivo della Fiorentina dopo l’addio di Vlahovic.

Un vuoto non semplice da riempire, almeno nell’immediato, scrive La Repubblica.

COME PRANDELLI CON KOKORIN. Stasera e Bergamo dovrebbero esserci da titolari Piatek, Gonzalez e Ikoné. Italiano ha parlato così del francese: «Gli diciamo sempre che Platini ci mise cinque mesi ad ambientarsi.

Ma lui deve fare prima». Una frase, quest’ultima, molto simile a quella che utilizzò Cesare Prandelli esattamente un anno fa. Ma in quel caso il soggetto del ragionamento era Kokorin. «Platini ci ha messo sei mesi per capire il calcio italiano — disse Prandelli a inizio marzo — Kokorin ha grandi qualità tecniche ma gli serve tempo: non conosce ancora il calcio italiano».

Le previsioni dell’ex tecnico viola, però, non sono state rispettate. Ma questa è un’altra storia e Ikonè è tutto un altro profilo rispetto a Kokorin.