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Italia, Spalletti: “Farò 4 o 5 cambi, Kean è probabile che sia della partita”

Spalletti - Italia

Le dichiarazioni del ct azzurro alla vigilia della sfida contro Israele

Il ct dell’Italia, Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro Israele: “Dopo la vittoria contro la Francia questa partita contro Israele può diventare una trappola se non ci arriviamo come ci dobbiamo arrivare. Difficile riproporre in blocco la formazione vista in Francia, perché è difficile che possano smaltire in due giorni la fatica. Nella rifinitura vedrò come stanno tutti, ma è normale che possa cambiare quattro o cinque calciatori”.

TONALI. “Lo abbiamo aspettato e accolto a braccia aperte, è un Tonali nuovo e ancora più voglioso. Un calciatore importante che anche il gruppo è stato contento di ritrovare”.

TALENTI. Una nazione come l’Italia avrà sempre venti calciatori per fare una Nazionale forte, al di là del momento difficile che si può attraversare. Magari bisogna essere bravi a saper capire i momenti, ad esempio in questo momento qui non abbiamo il vero purosangue dal punto di vista tecnico o calcistico come poteva essere Baggio, Del Piero o Totti che facavano la diofferenza. Ne abbiamo però tanti che sanno adattarsi, che sanno fare molte cose e tornare a un calcio fatto di sentimento e sacrificio. Elementi questi che possono fare la differenza ugualmente, con tutti capaci di fare tutto e di prendersi le proprie responsabilità aiutando il compagno. Contro la Francia siamo stati più di una squadra, ma fratelli che hanno fatto squadra e questo ti porta a superare le difficoltà”.

ACCIACCATI. “Bastoni gioca, perché è difficile togliere due pilastri come lui e Calafiori insieme. Frattesi è invece da valutare nella rifinitura, anche se lui dice di star bene anche perché in Francia gli abbiamo risparmiato l’ultima mezzora. Valuteremo nell’ultimo allenamento. Kean è probabile che sia della partita: non potendola rifare tutta Retegui, è meglio fargli fare il pezzo determinante e Kean ha fatto vedere che sta bene. Poi valuteremo sulla trequarti se ci sarà di nuovo Raspadori o un centrocampista, perché ci sono altre soluzioni come Brescianini. La squadra sta bene da un punto di vista mentale e numerico”.

VITTORIA CON LA FRANCIA. Ho cercato di essere diverso perché ho ragionato su quello che potevo aver sbagliato durante l’Europeo. Ho modificato delle cose ma ho visto un gruppo subito molto coeso, molto compatto. La differenza della qualità degli allenamenti poi è il numero dei calciatori che abbiamo convocato perché aver lasciato fuori qualcuno aveva creato qualche problema. Poi stiamo lavorando sul mettere tutti in campo qualità differenti, mescolando scuole di calcio diverse. In Francia abbiamo pressato alto in certi momenti, in altri ci siamo abbassati come da nostra tradizione, in altri abbiamo palleggiato con qualità in stile spagnolo e altre volte abbiamo cercato la fisicità nella profondità come può si fa nel calcio inglese. C’è stato un mix di scuole diverse e mi sembra riduttivo dire che siamo tornati a giocare all’italiana”.

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