Ieri prima giornata al Filadelfia per il tecnico fiorentino, che sostituisce Vanoli. Il centrocampista ormai ex viola tra le prime idee
Il Toro riparte da Marco Baroni. Il cambio di rotta è stato ufficializzato in poche ore: addio a Paolo Vanoli, dopo una sola stagione iniziata con grande entusiasmo ma chiusa all’undicesimo posto con un finale avaro di risultati e soddisfazioni, e benvenuto all’ex allenatore della Lazio, fresco di separazione dai biancocelesti. Il tecnico fiorentino ha firmato un contratto biennale, fino al 2027, a 1,3 milioni a stagione e si è messo subito al lavoro. La prima giornata torinese l’ha trascorsa al Filadelfia, il quartier generale granata, dove, insieme al direttore sportivo Davide Vagnati, ha visitato le strutture e iniziato a programmare la stagione, scrive Il Corriere dello Sport.
ANCHE FOLORUNSHO. Baroni ha incontrato anche Duvan Zapata e Perr Schuurs, che stanno recuperando dai rispettivi, gravissimi infortuni. Se per il difensore olandese, fermo ormai da venti mesi, c’è ancora incertezza sull’orizzonte del rientro, più brevi dovrebbero essere i tempi per il centravanti colombiano, ai box da otto mesi, che punta a tornare a disposizione per l’inizio della nuova stagione ed esserci già in ritiro, in programma dal 14 luglio a Prato dello Stelvio. Baroni porta innanzitutto il 4-2-3-1, il sistema di gioco sdoganato da Vanoli nella seconda parte di stagione, in cui i punti fermi saranno Adams, Vlasic, Casadei e Maripan. L’incognita riguarda invece Ricci e Milinkovic-Savic, che potrebbero essere sacrificati in caso di offerte irrinunciabili; in bilico c’è pure Sanabria mentre Elmas, arrivato a gennaio in prestito con diritto di riscatto, è tornato al Lipsia. Sul taccuino del direttore sportivo Vagnati ci sono i primi nomi che potrebbero rispondere alle esigenze del nuovo allenatore: si tratta di Ngonge e Folorunsho, che sono esplosi con Baroni ai tempi del Verona.
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Redazione LaViola.it