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Il pagellone di Laviola.it, la mediana: Mandragora super. Adli a due facce, speranza Fagioli

Pagelle centrocampo

L’analisi delle prestazioni e del rendimento della stagione dei singoli della Fiorentina, si continua con il centrocampo

Fine stagione, tempo di bilanci e di voti. In mediana ottimo rendimento di Mandragora. Adli benissimo all’inizio, male nel finale. I voti:

ADLI, VOTO 6 Dall’infortunio patito con la Lazio a inizio 2025 non è stato più lui. Quelle giocate geniali che aveva messo in serie nel periodo delle 8 vittorie di fila sono via via scemate. Dopo il rientro post infortunio, inoltre, ha messo a referto partite orribili una dietro l’altra. Tanto che poi, via via, ha perso posizioni nelle gerarchie di Palladino. Le premesse erano tutt’altre, la prima parte è stata da top, la seconda da flop. 5 gol e 7 assist totali, comunque, non sono un bottino proprio da buttare. Ma se si esclude la rete (e l’assist) con l’Empoli, nel 2025 sono molte di più le gare in cui ha commesso errori su errori che quelle positive. Poggio e buca…

FOLORUNSHO, VOTO 5,5 Arrivato per sostituire Bove come esterno alto a sinistra, ha pagato il cambio di modulo, trovandosi a giocare ovunque tranne che nel suo ruolo. Difficile valutare il suo semestre a Firenze. Poteva fare di più, per quanto non si sia ben capito in che casella.

FAGIOLI, VOTO 6 Inizio super, lampi, poi il tracollo, fino al gol di Udine che fa ben sperare. Il problema è noto: la testa, da intendersi come il peso di errori commessi, per cui ha già pagato, ma che ogni tanto riaffiorano e lo condizionano. Se riuscisse a buttarsi tutto alle spalle, definitivamente, potrebbe esserci di che divertirsi per la qualità che ha.

MANDRAGORA, VOTO 7.5 La costanza che gli era sempre mancata quest’anno è arrivata. Nella seconda parte di stagione ha trascinato i suoi trovando gol pesantissimi, belli, ma soprattutto uno dietro l’altro. 9 reti e 6 assist sono un gran bel bottino. Stavolta, rispetto al passato, non sono stati solamente frutto di lampi o di brevi periodi di grazia, ma il riscontro numerico di un’evidente e progressiva crescita.

RICHARDSON, VOTO 5,5 Un paio di lampi nel finale. Nulla di trascendentale, ma almeno qualche segnale per togliersi l’etichetta (forse prematura) di flop verso la quale stava andando. A livello fisico deve migliorare. E’ sempre apparso troppo leggero. Potrebbe compensare con la tecnica di cui è dotato, ma deve velocizzare pensiero ed esecuzione.

CATALDI, VOTO 6,5 Diversi acciacchi lo hanno condizionato. Quando è stato fuori la sua assenza è pesata. Soprattutto nel momento decisivo della stagione. Le sue geometrie e la sua capacità tattica hanno fatto la differenza per lunghi tratti di stagione. Il tutto impreziosito da

NDOUR, VOTO 5,5 Pochi minuti, troppo pochi per meritarsi un giudizio negativo. Tuttavia, in quei pochi frangenti in cui è stato in campo (400’) non ha mai dato segnali positivi. C’è da crescere, molto.

BOVE, VOTO 9 Ogni commento sarebbe superfluo. In bocca al lupo, qui o altrove che sia.

COLPANI, VOTO 4,5 Un lampo, a Lecce, con doppietta e assist. Poi il nulla assoluto fin quando ha giocato. Idem da quando è rientrato dopo il lungo infortunio. Troppo anonimo nella manovra, nell’inventiva, nel coraggio di fare qualcosa in solitaria (un dribbling, un’incursione). Troppo leggero nel fare la fase difensiva (per lunghi tratti ha giocato a tutta fascia quando Palladino è passato al 4-4-2). Sicuramente non vale il prezzo del riscatto.

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