L’argentino, per altro infortunato, è l’unico esterno che fa la differenza. Gli altri sono tutti in un limbo assolutamente poco proficuo
Il cammino della Fiorentina finora è stato più che eccellente. Obiettivo raggiunto in Europa, miglioramento netto in campionato rispetto a un anno fa e pieno titolo ad ambire a un posto in Champions, quarti di finale di Coppa Italia assicurati e poi la Supercoppa da giocare. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Insomma, meglio di così cosa si poteva chiedere ai viola e al loro allenatore? Solo che, a dispetto del cammino percorso, alcune lacune continuano a essere evidenti, tanto da far pensare a dei ritocchi della rosa nel mercato di gennaio.
COSA FARE
Ciò vale soprattutto se si parla di esterni di attacco, il settore fondamentale del calcio di Italiano. C’è Nico Gonzalez a cui non si può dire niente (ma sul quale cominciano a pesare i frequenti stop fisici), mentre tutti gli altri finora non si sono avvicinati praticamente mai al livello dell’argentino.
Anche a Budapest, Brekalo non ha inciso, Ikone ha sbagliato tutto. Sottil, a parte alcuni lampi recenti, ha dimostrato finora molta discontinuità. Kouame è andato meglio, ma pure lui deve compiere il salto di qualità. Quel salto di qualità che Italiano chiede anche ad altri. A partire dagli esterni e continuando in mezzo al campo (Maxime Lopez e Barak, per intendersi). Per gli esterni finora si è parlato molto di Laurienté del Sassuolo, obiettivo comunque tutt’altro che semplice.
LE STRADE
Quindi, quali sono le strade? La prima è stata tracciata dall’allenatore, che ha richiamato quelli “più indietro” ad accelerare nel percorso di crescita. Ma di certo c’è una seconda strada di cui ora la Fiorentina deve tenere assolutamente conto: intervenire sul mercato di gennaio per sistemare i difetti e magari aggiungere anche qualcosa in più.
Del resto, l’andamento della stagione fino a questo momento lo giustifica. Intervenire per sostenere Italiano e per rendere più concrete le ambizioni viola. Magari servirà uno sforzo economico, certo, ma oggi pensarci è doveroso. Cogliere l’occasione forse non è sufficiente: l’occasione probabilmente va creata. Per non disperdere un lavoro che ha portato la Fiorentina a essere in corsa su tutti i fronti nonostante problemi e carenze.

Di
Redazione LaViola.it