Arrivati in estate e incapaci di dare quanto necessario alla squadra: il mercato estivo presenta il conto alla squadra di Italiano
Quando le cose non girano per il verso giusto. E in casa viola non girano per i nove punti in meno rispetto al girone d’andata dello scorso campionato, entra tutto a concorrere in quello che non è stato fatto e che invece andava fatto. Errori (del singolo e di gruppo), rendimento (idem), valutazioni e scelte. Ecco, più di ogni altra cosa è questione di scelte, in un senso o nell’altro. E quelle che riguardano il mercato hanno sempre un peso significativo. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
ZERO SU CINQUE
Senza andare indietro nel tempo fino ad un anno fa esatto e alla strada percorsa dalla Fiorentina per sostituire Vlahovic (29 gennaio 2022 l’ufficialità dell’arrivo di Cabral). La partita di sabato scorso al “Franchi” contro il Torino – ultima del girone d’andata – ha prodotto una sconfitta che è stata figlia ovviamente di varie cause.
E che ha messo in evidenza un riferimento preciso alle scelte di cui sopra. Negli undici di partenza non c’era un acquisto del mercato estivo. Complice, è vero, la squalifica di Dodo, ma per tutti gli altri a disposizione soltanto panchina. Da Gollini a Mandragora (al rientro tra i convocati dopo tre settimane di stop per infortunio), da Barak a Jovic, con pesi specifici chiaramente differenti.
SALTO DI QUALITA’
Cinque rinforzi estivi, nessuno in campo. Di un mercato, si badi bene, che aveva attirato discreti consensi in mezzo a naturali perplessità. Jovic, per dire la più eclatante. Un nome che si portava dietro entusiasmo e dubbi in egual misura. Specie pensando a Dodo o a Barak. L’uno per aver dimostrato di essere un esterno difensivo di valore allo Shakhtar. L’altro per l’affidabilità garantita da anni di presenze e di gol in Serie A (11 l’anno scorso con la maglia del Verona). Resa di ciascuno a parte, è nel loro insieme a non aver garantito il salto di qualità atteso e necessario per compiere uno scatto in avanti negli obiettivi.
Esempi nell’esempio. Prima del caso Torino, in calendario c’era stata la Roma. Jovic e Dodo presenti su terreno dell’Olimpico, con il secondo che avrebbe poi terminato la propria partita già a metà primo tempo per l’espulsione. E prima della Roma, Fiorentina-Sassuolo. Altra occasione con nessuno dei nuovi dall’inizio. La vittoria (l’unica finora del 2023) contro i neroverdi emiliani è un dato aggiuntivo di libera interpretazione.

Di
Redazione LaViola.it