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Il disastro di Torino dopo gli scricchiolii già visti a Verona: emerge la fragilità mentale della Fiorentina. A Napoli si chiede una reazione, quantomeno nell’atteggiamento

Italiano

Viola spazzati via dall’intensità dei granata, come in parte avevano già sofferto l’Hellas. Al Maradona occasione di riscatto, perlomeno nella prestazione

Doveva essere il Torino la squadra penalizzata dalla quarantena e dalla surreale situazione che sta vivendo il calcio italiano. Invece, è stata la Fiorentina a venire travolta dagli uomini di Juric. In altre occasioni la squadra di Italiano ha compiuto passi falsi durante la stagione: ci ricordiamo la brutta sconfitta di Venezia, l’harakiri contro l’Empoli, la prova incolore col Verona. Niente è tuttavia paragonabile al 4-0 che i granata hanno rifilato ai viola. Serve a poco tornare a soffermarsi su ciò che (non) si è visto al Grande Torino, basta ricordare che i viola sono stati spazzati via dai granata – autori di una prestazione magistrale, questo va riconosciuto – dal punto di vista dell’intensità.

IL PRECEDENTE. Un campanello d’allarme già si era acceso nell’ultima partita dell’anno, quella contro l’Hellas Verona. Chiaro che le due sfide non possono essere messe alla pari. Contro la squadra di Tudor, la Fiorentina aveva dato qualche avvisaglia sotto l’aspetto dell’approccio e della bassa intensità, ma nel primo tempo non era deragliata del tutto e nella ripresa quantomeno si era vista una reazione, che aveva portato al pareggio. Contro il Torino i viola sono completamente collassati dopo aver approcciato male alla gara, venendo travolti dall’intensità di un avversario che probabilmente ha giocato la sua miglior partita della stagione.

LIMITE TATTICO? Queste due partite instillano il dubbio che il calcio di Italiano soffra moduli e stili di gioco ‘Gasperiniani’, improntati sul pressing feroce e sulle marcature a uomo. Questo ragionamento non decade nemmeno se si ricorda che la Fiorentina a settembre ha battuto l’Atalanta del capostipite di questo sistema di gioco, visto che è palese e cadenzata la difficoltà della squadra di Gasperini a carburare nelle prime giornate di campionato. Sicuramente è un aspetto sul quale Italiano deve lavorare, viste le simili difficoltà riscontrate nelle ultime due uscite a cavallo tra il 2021 e il 2022. Tuttavia, non si tratta esclusivamente di un aspetto tattico. Inoltre, quando si subisce una sconfitta come quella del Grande Torino è complicato anche parlare di singoli, visto il disastro collettivo a cui si è assistito.

L’ASPETTO MENTALE. Si credeva che col Verona si fosse vista una squadra stanca mentalmente, che le vacanze avrebbero fatto bene per ricaricare le batterie, e invece non è stato così. Chiaro che il problema numero uno resti psicologico. Si può anche dare per buono che il Torino, che si sapeva avrebbe messo la partita sul piano della fisicità, stia meglio dei viola a livello atletico, ma l’arrendevolezza e l’atteggiamento flaccido mostrato dalla Fiorentina non può essere legato a questioni meramente fisiche.

Si dice che a volte queste batoste facciano bene, ci si augura sia così. È decisamente troppo presto per farsi prendere da allarmismi: la Fiorentina resta una squadra in costruzione e in crescita rispetto alle ultime stagioni. Oltretutto, la situazione di classifica è lungi dall’essere compromessa. È probabile che le carenze di personalità mostrate dal gruppo storico negli ultimi anni riemergano in particolari situazioni di difficoltà.

Sarà ancor più importante vedere la reazione della squadra nelle prossime due partite ravvicinate. Quando si subisce una sconfitta del genere, si dice sia un bene poter rigiocare al più presto per avere una pronta occasione di riscatto. Detto, fatto: domani i viola sfidano il Napoli al Maradona per gli ottavi di finale di Coppa Italia, lunedì prossimo al Franchi arriverà il Genoa per la ventiduesima giornata di Serie A.

VERSO IL NAPOLI. Con i partenopei, squadra che nonostante le assenze resta una delle più forti di questo campionato, non si può pretendere il risultato (oltretutto fuori casa). Tuttavia, quantomeno si richiede una risposta dal punto di vista dell’atteggiamento. Nel girone d’andata contro le big la Fiorentina ha spesso fatto fatica dal punto di vista dei risultati (Milan e Atalanta a parte), ma ha quasi sempre ben figurato sotto il profilo della prestazione. Ora i viola devono almeno ritrovare questa loro caratteristica dopo la più grande batosta della stagione.

Per arrivare a fare risultato la Fiorentina non può esimersi dalla prestazione, dall’esprimere al meglio il proprio calcio. Come ha fatto intendere Italiano, è una squadra che se gioca come sa può vincere contro chiunque, ma se non esprime al meglio i propri valori può soccombere contro qualsiasi avversario.

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