L’ex attaccante e allenatore viola sul momento della squadra gigliata: “Mi dicono che Cabral sia uno spettacolo in allenamento. Presto vedremo quanto è forte”
Parla così l’ex calciatore e tecnico della Fiorentina Ciccio Graziani a Radio Bruno: “I rigori non sono una cosa facile. Rispetto ad anni fa, il portiere deve rimanere sulla linea di porta. AI miei tempi venivano fuori anche di due metri. Però…ecco…calciarli sembra una cavolata. Ma non è così, devi essere freddo, senso della responsabilità. Poi Piatek ha preso il palo, è stato anche un po’ sfortunato”.
CABRAL. “Resto dell’idea che sia Cabral il centravanti titolare. O meglio, dovrebbe esserlo. Chiaramente, oggi Piatek è molto avvantaggiato dal fatto che conosce molto meglio il nostro calcio. In questo momento il polacco, che stimo e mi piace tantissimo, è logico che sia avanti a Cabral, ma il brasiliano è forte. Da amicizie che lo vedono allenarsi mi dicono che Cabral è uno spettacolo in allenamento. Ho grande fiducia in lui, penso che presto ce ne accorgeremo di quanto è forte”.
IKONE’. “Ci sta che un calciatore che arriva da un calcio diverso, da una realtà diversa, ti ritrovi in un ambiente nuovo e con compagni nuovi, un allenatore nuovo…ci possa volere più tempo nell’inserirsi nel contesto. Mi ricordo quando allenavo la Fiorentina, parlai con Nappi e gli dissi: “non vedi che vai più veloce della palla. Devi far correre di più la palla e correre meno te, sennò fai più fatica, anche a livello tattico e per i compagni”. A Roma, ricordo i primi mesi di Falcao…tutti erano disperati perché faceva tanta fatica. Poi è diventato il calciatore che è diventato”.
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Redazione LaViola.it