Il numero 10 gigliato: “Italiano è un pazzo. Per noi è troppo importante. Quando arriva una palla alta penso solo: ‘Questa è mia'”
Nico Gonzalez, esterno della Fiorentina, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Dazn in collaborazione col videogioco EA Sports FC 24. Queste le sue dichiarazioni: “Preferisco giocare a destra o a sinistra? Oggi mi sento più comodo a destra, perché sono mancino e mi piace venire dentro per calciare in porta o fare assist. Però dico sempre la stessa cosa: io sono felice di giocare a calcio, se devo fare il portiere lo faccio”.
PRIMO CONTROLLO. “Per noi esterni il primo controllo è fondamentale: è quello che ti apre la possibilità di fare gli uno contro uno, venire dentro, calciare in porta. Il controllo è metà gol”.
MESSI. “Quando l’ho conosciuto? Eravamo a pranzo, lui è arrivato, ha salutato tutti. Poi è venuto a salutarmi di persona. Vederlo sempre per noi argentini è un esempio, è un sogno giocare con lui”.
ITALIANO. “Prima cosa è un pazzo (ride, ndr). Per noi è troppo importante, giochiamo a calcio anche contro le squadre forti, andiamo a pressare sempre alti. Certo che può capitare il risultato negativo, ma stiamo facendo bene. Lui è una brava persona. Se mi chiede qualcosa in particolare? Solo di fare gol, perché quando vengo dentro non calcio mai, perché trovo un mio compagno, e lui mi dice che devo calciare in porta perché ho un buon piede”.
COLPO DI TESTA. “Sono abituato, viene dalla mia famiglia. Mio babbo faceva salto in alto, anche mio fratello, penso sia per quello perché non ho mai allenato il salto. Quando vedo una palla alta penso: ‘Questa è mia'”.
BATISTUTA. “È bello guardare quello che ha fatto lui, ha fatto la storia. Quando andiamo a mangiare con Martinez Quarta fuori qualcuno nomina sempre Batistuta. Noi rispondiamo: ‘No, Messi’, ma qui esiste solo Batistuta. L’ho conosciuto, è una brava persona, abbiamo parlato tanto di calciop. Arrivare a quella che ha fatto lui è troppo difficile, ma noi come argentini facciamo il nostro ruolo per fare la nostra storia”.
CALCI DI RIGORE. “Quando è il momento di calciare il rigore penso solo a stare tranquillo. A Bologna prima di calciarlo ridevo? Perché un calciatore dietro mi ha detto qualcosa e ho cominciato a ridere. In quel momento sento la responsabilità della squadra, che tutta la squadra si fida di me”.
COSA MIGLIORARE NELLA CARD DI FC24. “Il valore della fase difensiva è troppo basso (45 su 100, ndr), se uno guarda le partie vede che ne faccio tanta. Per il resto, si può sempre migliorare su tutto”.
Di
Redazione LaViola.it