Gonzalez, il nuovo centro di gravità viola. Quando gira è uno spettacolo: manca solo il gol

Ieri ancora il migliore in campo, pur senza segnare. Assist e giocate preziose: è stato il giocatore che ha toccato più palloni

Si può essere il migliore in campo pur senza segnare? Assolutamente sì. Chiedete a Nico Gonzalez, Man of the Match sia contro lo Spezia che contro l’Atalanta con due prove a totale servizio dei compagni. Certo, il gol manca. E parecchio. L’ultimo è datato addirittura 24 ottobre, 3-0 al Cagliari e appoggio facile facile dopo l’assist di Saponara. Ma le prestazioni (in crescendo) dell’argentino sono sotto gli occhi di tutti. Un giocatore trascinante ed esaltante, imprendibile per gli avversari.

‘MARTELLATO’. Chiedete a Zappacosta e compagni, che anche ieri lo hanno ‘martellato’ con duri colpi dall’inizio alla fine. A referto sono stati 4 i falli subiti, il dato più alto tra i giocatori in campo. Ma su altri episodi Doveri ha sorvolato. Con Gonzalez che però non ha fatto una piega: accelerazioni, dribbling, spunti fino al 95′. Con una caratteristica preziosissima per un tecnico come Italiano: saper abbinare alla grande qualità l’enorme generosità in ripiegamento. Il ‘lavoro sporco’, insomma. Non a caso sono stati 4 i palloni importanti recuperati ieri da Nico contro l’Atalanta: roba da centrocampista, mica da ala offensiva.

ASSIST DECISIVO. E poi, sì, quelle giocate che hanno illuminato il Franchi. Accelerazioni esplosive da fermo, sulla fascia o in posizione più centrale, il colpo di testa nel primo tempo (sì, uno come lui poteva far meglio), la palla perfetta per Castrovilli ad inizio ripresa e quell’assist al bacio per Piatek. Un colpo d’esterno preciso per il polacco nella situazione che ha deciso la partita. Insomma, una giocata determinante. Così come poteva essere quella che aveva portato al rigore a La Spezia, non trasformato però dal ‘Pistolero’. O quel tiro a giro sventato lunedì scorso da Provedel.

CENTRO DI GRAVITA’. “E’ un trascinatore, si sacrifica e dà l’anima in campo. Alle volte è anche troppo generoso e stiamo lavorando su questo perché lo voglio più presente in zona gol”, ha commentato ieri mister Italiano. “E’ fortissimo di testa e ha un gran mancino. Ricordiamoci che è al primo anno in Serie A. E’ predisposto a diventare un giocatore importante“. Insomma, una grande investitura per l’acquisto più caro della storia viola. Certo, gli manca il gol. Solo 3 in stagione, più 7 tra assist e rigori conquistati. Italiano lo sprona su questo, può e deve fare di più negli ultimi metri. Ci arriverà, ma intanto Firenze si gode un argentino tutta classe e generosità. Ultimo dato sulla partita di ieri: Gonzalez è stato il giocatore di movimento che ha giocato più palloni, ben 68. Segno evidente di come la squadra si affidi a lui per creare gioco e occasioni. Il nuovo centro di gravità viola.