Titolare nel 56% delle partite, ha tante potenzialità, può spaccare le partite ma incide poco in zona gol: ultima rete ad ottobre
Chi lo conosce bene utilizza una metafora galattica: Nico è uno che vorrebbe spaccare il mondo. Negli ultimi tempi però ha rischiato di spaccare la panchina per l’amarezza di un post influenza complicato, prima c’erano stati il Covid, problemi muscolari vari, i viaggi intercontinentali. Dicono i numeri che Gonzalez è partito titolare la metà delle partite (il 56 per cento) e ha partecipato al 15 per cento delle azioni da gol sviluppate dalla Fiorentina. In tutto, due reti e 5 assist. Così scrive La Nazione.
POTENZIALITA’. Comunque 27 presenze (compresa la Coppa Italia) con poco più di 1600 minuti giocati. Resta l’impressione che il bicchiere sia pieno a metà e non per il rapporto fra la cifra pagata dalla Fiorentina allo Stoccarda (23 milioni più bonus) e il rendimento in campo, ma proprio per la potenzialità che Gonzalez non è ancora riuscito a esprimere. Se la Fiorentina spreca tanto, lui va oltre: concretizza la metà di quanto potrebbe se sfruttasse la sua velocità in modo più lucido, senza prendere poi in considerazione i gol che gli sono rimasti in canna per un centimetro, o al massimo due.
GOL (POCHI) E ASSIST. E’ un attaccante che può spaccare le partite, ma l’ultimo gol l’ha segnato il 24 ottobre nel 3-0 al Cagliari al Franchi, mentre l’unica rete decisiva è stata quella contro il Torino ad agosto (2-1). Meglio ha fatto con gli assist: uno contro il Milan (4-3), due contro il Bologna (3-2) e uno contro l’Atalanta (1-0). Il quinto assist nell’1-3 contro l’Inter.

Di
Redazione LaViola.it