Vanoli ricomincia dalla difesa a tre. Il tecnico della Fiorentina potrebbe rilanciare Dzeko contro il Genoa domani
Paolo Vanoli subito in campo. Dopo aver diretto il primo allenamento con un outfit vecchia maniera, tuta viola, cappellino con visiera e Copa Mundial ai piedi, ha provato subito a dar la carica: “Sono venuto perché c’è una sfida e a me piacciono le sfide”, sottolinea la Gazzetta Dello Sport.
Vanoli è pronto per domani. Un ballo tra debuttanti, lui e Daniele De Rossi, che però è squalificato. Più che un ballo, una battaglia per non morire. “Qui bisogna capire prima di tutto la posizione in cui siamo. Bisogna resettare per far punti quanto stai così in basso”, ha chiarito Vanoli. E’ lui l’uomo a cui è stata affidata l’ultima speranza per risollevare una squadra che ora è ultima in classifica con solo quattro punti ottenuti in dieci partite, frutto di quattro pareggi, tre dei quali esterni. Vanoli ha parlato alla squadra e poi l’ha allenata. Nel pomeriggio. L’umore dei ragazzi, tornati in nottata dalla Germania, è quello che è. Ma la condizione fisica non è che sia migliore. E qui qualche velato appunto alla preparazione fatta e al non eccessivo lavoro svolto sotto la gestione di Stefano Pioli è arrivato. Lo dimostrano anche le parole del ds appena promosso Roberto Goretti giovedì sera.
IDEE. La gara di Genova è molto molto impegnativa. In un allenamento e mezzo Vanoli potrà cambiare ben poco, un po’ come è successo tra martedì e mercoledì a Daniele Galloppa che ora tornerà alla guida della Primavera che, per fortuna dà soddisfazioni visto che è seconda. In difesa dovrebbero cominciare i tre titolari di Mainz: Pongracic, Pablo Marì e Ranieri. Dodò e Fortini sono candidati a presidiare le corsie mentre in mezzo tornerà dall’inizio Mandragora con Nicolussi Caviglia a gestire al centro la mediana e uno tra Sohm, il migliore in Conference e un po’ giubilato da Pioli, Ndour e Fagioli a giocarsi l’altro posto a disposizione. In attacco torna dall’inizio Moise Kean. E in ballottaggio per supportarlo ci sono Albert Gudmundsson che con la maglia del Genoa giocava molto meglio che con quella viola ed Edin Dzeko tenuto totalmente fuori giovedì sera. E se fosse la carta in più da giocare? L’esperienza e la leadership del bosniaco possono tornare molto utili. Soprattutto nel momento di difficoltà.
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Redazione LaViola.it