I viola possono ancora essere partecipi del futuro dell’attaccante. Il portiere invece sembra destinato altrove
La Fiorentina ha perso su tutti i fronti il duello con Vlahovic? E’ chiaro che ad oggi è sempre il giocatore ad avere una posizione predominante nella questione. Finché gioca, finché sarà il titolare della Fiorentina non avrà motivo di tendere l’orecchio a ciò che arriva dalla società. In questo momento Vlahovic, nonostante il contratto, è padre padrone del suo futuro. Anche perché Italiano non può certo rinunciare ad uno degli attaccanti più forti d’Europa e che con i suoi gol sta trascinando la Fiorentina verso obiettivi insperati.
Ma la Fiorentina, volendo, può ancora mettere “spalle al muro” Vlahovic sulla questione futuro, se non ora a giugno. Come? Bloccando o comprando ora l’attaccante del futuro della Fiorentina. Mettendo quindi Dusan davanti al fatto compiuto di un nuovo titolare per la prossima stagione. Anche perché, è chiaro a tutti, dalla prossima stagione la Fiorentina dovrà puntare su un nuovo attaccante.
Così facendo la Fiorentina potrebbe forzare la mano con l’attaccante serbo che a quel punto non avrebbe più la maglia da titolare garantita a pochi mesi dal Mondiale. Una soluzione del genere, molto dispendiosa a livello economico, potrebbe ribaltare la situazione. Altrimenti la società rischia di lasciare che sia il giocatore a condurre le danze e a decidere del suo futuro.
Ma l’operazione sarà comunque altrettanto dispendiosa qualora Vlahovic decidesse di andare a scadenza. Insomma la situazione può essere rigirata in ogni modo ma non cambia il finale: la Fiorentina dovrà spendere per trovare il sostituto del serbo. Come detto ad oggi, forse, ha ancora una strada da percorrere per provare a forzare la mano con il serbo, ovviamente per giugno.
Non è infatti pensabile, sportivamente parlando, potersi privare di un giocatore come Vlahovic nel mercato di gennaio. Economicamente forse sì ma se la Fiorentina vuole davvero puntare all’Europa deve farlo con il serbo al centro dell’attacco.
Diventa spinoso anche il caso Dragowski
La Fiorentina dovrà poi gestire anche la situazione Dragowski. Anche il portiere polacco ha un contratto in scadenza nel 2023 e in questi mesi non ha mai dato la sensazione di voler rinnovare il contratto. Tanto che, a fronte della proposta della società, non è ancora arrivata una risposta positiva. Ma a questo punto una separazione a giugno potrebbe convenire a tutti.
Infatti sta diventando chiaro a tutti che Dragowski non sia il portiere ideale per il gioco di Italiano. Che invece predilige un portiere più abile con i piedi. Così la cessione a giugno potrebbe aiutare il portiere a trovare una soluzione a lui più congeniale e la Fiorentina a trovare i soldi per acquistare sul mercato il portiere ideale di Italiano. Per questo la separazione a giugno non è un’idea così improbabile.

Di
Francesco Zei