Cori, striscioni e coreografie: effetto sorpresa. Tutto lo stadio pronto ad accogliere l’ex centravanti viola
«Una partita come le altre, penso solo a vincere e il resto non mi interessa». Questo il 10 febbraio. Una cessione ancora fresca, una ferita aperta per i tifosi viola e una frase che è stata come sale, invece del balsamo per rimarginare senza sofferenze ulteriori lo strappo traumatico. Poi il tentativo di Dusan Vlahovic di fare marcia indietro, sabato pomeriggio, in previsione della sfida di coppa, la prima da ex: «Ringrazio per tutto, ho vissuto anni stupendi a Firenze, sono sempre parte di me. Certo che li ringrazio (i tifosi, ndr)».
Affermazioni che hanno avuto, se possibile, l’effetto contrario, tra la tifoseria viola sempre più arrabbiata; pur sapendo che si tratta sempre di una partita di calcio e il momento è particolare per quanto sta accadendo non su di un campo di calcio, scrive stamani La Nazione.
Ma al cuor non si comanda. Non si può comandare la passione. E Firenze si appresta a vivere il suo ’Mercoledì da leoni’ con un unico sentimento: far capire che Fiorentina-Juventus – per qualunque occasioni si giochi – non potrà mai essere una partita come le altre. Figuriamoci quando nel mezzo c’è un ex appena andato via nella maniera che tutti sappiamo. (…)
Di
Redazione LaViola.it